In treno tra Nimes in Occitania e Girona roccaforte catalana

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Devo andare in Spagna per lavoro e decidiamo che mio marito e Laura (2 anni e mezzo all’epoca) mi accompagneranno. Ne approfittiamo per portare la bimba in treno tra Nimes in Occitania e Girona, roccaforte catalana.

IN TRENO, SULLA RETE AD ALTA VELOCITA’

Sarà la prima volta in treno per Laura e sono eccitata: credo le piacerà moltissimo perchè li osserva sempre con curiosità. Inoltre sarà un treno d’eccezione, l’AVE, dell’efficientissima compagnia spagnola RENFE. Questo treno può raggiungere la velocità massima di 310 km/h. Percorrerà la tratta di 296 km tra Nimes (Francia) e Girona (Spagna) in 2h45 minuti circa, mentre in auto ci vorrebbero più di tre ore. Con la nostra Panda anche di più!

Noi partiamo dalla Liguria e siamo mal collegati a Nimes in treno: manca l’alta velocità e non ci sono treni diretti, dovremmo cambiare due volte da Imperia a Nimes. Quindi decidiamo di arrivare nella città francese in auto: impieghiamo in tutt0 3h45 da Imperia. Partiamo al mattino, dopo 2h45 ed una piacevole traversata della Costa Azzurra e della Provenza, ci fermiamo nella piccola località di Brignoles per un ottimo pranzo a Lou Crespeu. Si presenta come Creperie, ma in realtà offre molti altri piatti: la carne con contorno di mio marito è ottima e la mia crepe salata anche, ottimi dolci per un prezzo onestissimo. Meriterebbe tornare a Brignoles anche solo per rimangiare qui.

Ancora 1h30 di strada, in cui Laura dorme pesantemente, e arriviamo a Nimes. Lasciamo l’auto nel parcheggio dell’hotel, dove pernotteremo al ritorno, e prendiamo un taxi che in 5 minuti ci porta alla stazione.

Dopo poco giunge, in perfetto orario, il nostro treno. Ci accomodiamo nei larghi sedili. I bambini sotto i 4 anni viaggiano gratuitamente se in braccio ai genitori, quindi Laura non aveva un suo posto, ma tirando su il bracciolo lei stava comodamente seduta tra me e mio marito. Il treno viaggia velocissimo, ma si può ugualmente apprezzare, grazie agli ampi finestrini, il panorama e le zone nei pressi delle stazioni: Montpellier, Narbonne, Perpignan, Figueres. Con la sua faccia tosta mia figlia fa amicizia con due bambini francesi seduti con il loro papà, a discapito di ogni barriera linguistica, e si siede con loro a giocare e colorare.

BENVENUTI A GIRONA, ROCCAFORTE CATALANA

All’ora prevista arriviamo in stazione a Girona. In 10 minuti a piedi, con le nostre valigie a rotelle ed il passeggino, siamo di fronte al nostro Hotel Ciutat de Girona. La location è fantastica in quanto in pieno centro e l’hotel appare moderno e molto ordinato. Il nostro pernottamento è iniziato usufruire della piccola piscina. Se mi ricordo bene l’acqua non era caldissima, ma una bella doccia ci sta prima di iniziare ad esplorare la città per cena. Girona è una città d’arte molto suggestiva e molto ben mantenuta ed illuminata. Ceniamo egregiamente a base di Tapas al Restaurant 8de7, Laura mangia del petto di pollo, ma apprezza molto di più il lecca lecca che le viene portato successivamente.

La giornata successiva io la trascorrerò tutto a Barcellona: vedi qui il mio excursus gastronomico su questa città. Tornerò giusto in tempo per cenare con i miei due esploratori (Laura e papà!).

Ceniamo, ancora meglio del giorno prima, a L’alqueria, locale tipico e molto gettonato a quanto pare. Trovato un tavolo optiamo per una buona Paella de marisco, solo un po’ salata per i miei gusti! Comunque valida, anche Laura ne mangia un po’! Da queste 3 esperienze gastronomiche spagnole segnalo che mi sembra un settore, quello della ristorazione, sul quale la Spagna ha puntato molto. C’è molta professionalità e savoir-faire e pochissima improvvisazione.

COSA VEDERE A GIRONA

Il giorno dopo finalmente anche io vedrò qualcosa di Girona, intanto è una città molto viva e frizzante. E poi ha notevoli tracce medievali, in primis la sua Cattedrale (ingresso intero 7 euro, comprensivo di visita al Chiostro e al museo). Il suo interno vale gli 86 scalini necessari per raggiungerla (noi per altro con Laura e passeggino al seguito). La sua navata, 23 metri, è la seconda più ampia di tutta la Cristianità, dopo San Pietro. La facciata esterna si presenta barocca, mentre l’interno è per la maggior parte di aspetto gotico; il grazioso chiostro infine è romanico. Il Museo presenta pregevoli arazzi e manoscritti.

Sono visitabili nella città alta anche i bagni arabi e, attraversando le mura, il monastero benedettino (costruito nel X sec.) di San Pere de Galligants. La parte più antica è quella esterna, con il rosone e le impressionanti sculture romaniche sopra il portale. L’interno risale al XII secolo e i capitelli sono stati scolpiti dal maestro di Cabany, attivo anche nell’abbazia di Sant’Antimo a Montalcino (Siena). Ora all’interno si trova anche un museo archeologico.

Per una pausa pranzo veloce e gustosa vi consigliamo di fermarvi dal “Volver” per dello street food delizioso: delle Empanadas argentine coi fiocchi!

Vi consigliamo anche il quartiere ebraico di “El Call”, con le sue stradine medievali e les “Cases Penjades”: le case affacciate sul fiume Onyar, che attraversa Girona. Vicino ad esse si trova anche il ponte Eiffel, sì proprio lo stesso architetto che pochi anni dopo costruirà la celebre torre di Parigi! Infine, potreste dedicarvi ad un giro per i negozietti del centro, meritevoli.

COSA FARE A NIMES, NELLA REGIONE OCCITANIA

Non conoscevate la “Region Occitanie”? Non sentitevi ignoranti, è stata istituita solo il 30 settembre 2016. Prima della riforma territoriale era costituita dalle regioni Linguadoca-Rossiglione e Midi Pirenei. Il capoluogo è Tolosa, e le altre principali città sono Montpellier e Nimes.

Questa città è anche detta “Roma francese”, per i notevoli monumenti romani che conserva ed è interessante anche per la sua doppia eredità regionale, della Provenza e della Linguadoca.

Dopo aver visitato Girona nel pomeriggio rientriamo già, con il nostro mitico treno, a Nimes, dove con una passeggiata di 10-15 minuti arriviamo a piedi dalla stazione in hotel. L’hotel Best Western L’Orangerie, a dire il vero non si rivelerà un gran che. E’ stato solo comodo perchè ci hanno lasciato parcheggiare l’auto qui per più giorni. Probabilmente potreste trovare qualcosa di più carino e più centrale.

Prendiamo l’auto giusto in tempo per uscire a cena. Il centro si rivelerà molto vivace ed i ristoranti molto frequentati! Fatichiamo a trovare posto, ma alla fine siamo fortunati: troviamo un tavolo da “Le Vintage“: sarà una delle migliori cene francesi da noi provate (e vivendo vicino alla Francia, non sono poche), ottimo cibo, fusion, ma non troppo, carne sostanziosa, buon vino, una gentilezza e professionalità mai riscontrata in Costa Azzurra e ottimo rapporto qualità prezzo. Nel quartiere, molto carino, si arriva in un attimo alla Maison Carré, in realtà tempio romano dei primissimi anni d.C. legato al culto imperiale di Augusto e della sua progenie. Visitarlo con la luce della sera è molto suggestivo, ma se vi troverete qui di giorno potrete visitare, nel piazzale antistante, anche il Museo di arte contemporanea di Nimes, aperto nel ’93  progettato dall’architetto Norman Foster.

L’indomani, prima di salutare Nimes, ci rechiamo a visitare la sua principale attrazione: l’anfiteatro, è il meglio conservato dell’intero mondo romano, fondato tra il II e il I secolo a.C. può ospitare circa 24.000 spettatori. Antica sede dei giochi dei gladiatori, da un paio di anni rivive con successo gli antichi giochi romani con una ricostruzione storica molto intensa e spettacolare, il prossimo sarà dal 29 aprile al 1 maggio 2017.

Il biglietto intero ha un costo di 10 € comprensivo di audio guida (in effetti molto utile per capire meglio quello che si sta visitando). 8 € è il prezzo del biglietto ridotto per ragazzi dai 7 ai 17 anni, gratuito al di sotto di questa età, ma comunque hanno regalato a Laura un libretto molto carino con la storia di un piccolo gladiatore. Un’altra opportunità, se si vogliono visitare tutte e tre le attrazioni è acquistare il pass Nice romaine a soli 12 €, 10 € ridotto, (valido per 3 giorni), che comprende oltre all’Arena anche la Maison carré e la Tour Magne. Qui potete acquistare i biglietti online.

La Tour Magne è un’altra opera romana dell’epoca augustea, costruita a scopo difensivo. Vi si accede dai Jardins de la Fontaine, uno dei primi parchi pubblici di Europa. Sono giardini alla francese molto belli, all’interno troverete un’altro monumento romano, il tempio di Diana.

Nimes

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Elisa Scuto

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