Imperia Porto Maurizio: non perdere borgo Parasio!

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In questo post ti spiego perchè non puoi venire a Imperia Porto Maurizio senza vedere borgo Parasio. Ma prima ecco due indicazioni su come arrivare nel nucleo originario di Porto Maurizio.

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Come arrivare a Borgo Parasio

In auto: 

Devi giungere a Imperia Porto Maurizio. In autostrada esci al casello “Imperia Ovest”. Una volta uscito dall’autostrada e giunto sulla strada principale, la statale Aurelia, gira a sinistra guardando il mare e quando arrivi al secondo semaforo imbocca la salita sulla sinistra: ti condurrà dritto in Piazza Duomo.

Parcheggia in Piazza Duomo (a pagamento dal lunedì al sabato) e poi prendi la scalinata che parte sulla destra del Duomo.

In treno: 

Scendi alla stazione di Imperia. Prendi l’autobus che dalla stazione porta in direzione Porto Maurizio e scendi alla fermata “Pensilina”. In alternativa dalla stazione a Piazza del Duomo saranno una ventina di minuti a piedi, percorso quasi tutto in piano tranne gli ultimi tre minuti in salita.

A piedi:

Parti da Imperia Porto Maurizio, raggiungendo a piedi piazza Duomo. Si sale al Duomo dall’Aurelia girando in Via Cascione per pochi metri, e poi salendo lungo via San Maurizio. Imbocca la gradinata che parte sulla destra guardando il Duomo. Ora non ti resta che seguire l’itinerario suggerito qui sotto!

Itinerario a piedi per borgo Parasio a Imperia Porto Maurizio

Primo punto da non perdere: le Logge di Santa Chiara

Foto di Alessio Tondo

Quando arrivi per la prima volta alle logge di Santa Chiara, in cuor tuo già sai che vorrai tornare qui. Tornare con la tua anima gemella, oppure con un buon libro per gustartele tutto solo, seduto sul muretto di una loggia.

Sarà l’armonia dell’alternanza prospettica tra archi e scampoli di mare, sarà quel suo essere a strapiombo, poggiato sulle mura trecentesche così ben conservate in questo punto. Anche un torrione circolare è stato inglobato nelle Logge.

Seconda tappa: il Convento di Santa Chiara e la casa-museo di San Leonardo

Sarà solo risalendo verso il Convento di Santa Chiara che ci si renderà conto che le Logge fanno parte di un complesso monastico che ospita, oggi come 7 secoli fa, delle Monache clarisse di clausura. Si narra che una signora del posto, dato per morto il marito partito in pellegrinaggio per l’Oriente ormai da molto tempo, si ritirò a vivere nei pressi con alcune amiche. Il poveretto poi tornò, ma si dovette rassegnare a vivere altrove da eremita!

Il luogo suscitava una tale attrazione che a fine Cinquecento vennero acquisiti ulteriori spazi, scalzando persino, tra gli altri, i fratelli dell’Oratorio di Santa Caterina “degli uomini”. Venne aggiunta anche una Chiesa che ospitò, in una piccola stanza sottostante, uno dei primi ospedali femminili in Italia. Solo nel 1668 la vita nel monastero divenne di clausura.

Imperia Porto Maurizio

A confermare l’aria mistica dei dintorni, c’è il fatto che nella casa a fianco al Convento, il 20 dicembre 1676, nacque Paolo Girolamo Casanova, che divenne presto un noto predicatore e asceta del suo tempo, noto come San Leonardo da Porto Maurizio. A lui va il merito di aver portato la Via Crucis in piazza, facendolo diventare un rito del Venerdì Santo aperto a tutti. Se vorrete approfondire le sue gesta, nella cappella esterna della Chiesa del Convento, si trova un piccolo Museo con dei cimeli del Santo.

Borgo Parasio a Imperia Porto Maurizio: dalle origini a oggi

Il Parasio, di epoca medievale, è il quartiere più antico di Porto Maurizio. Ora la città, capoluogo di provincia, è nota come Imperia, perché nel 1923 Porto Maurizio e Oneglia furono unite insieme dal duce. Per la sua posizione elevata, a picco sul mare, e con la vista che dominava tutt’intorno, il Parasio era il luogo ideale per un’epoca in cui difendersi era la parola d’ordine. Da questa esigenza deriva il suo impianto strategico difensivo a spirale, con una strada maestra che sale e tanti tipici caruggi liguri (vicoli) che la incrociano. E poi le mura, una prima cinta trecentesca e poi una più ampia nel Seicento. 

Se volete approfondire la storia del Parasio, oppure i singoli monumenti che lo compongono, la fonte migliore presente sul web è quella del Gira Parasio. Consultate questo sito del Circolo Parasio anche perchè, talvolta, soprattutto in primavera estate, vengono organizzati dei tour guidati, anche gratuiti.

Questo nucleo storico della città prende il suo nome dal latino “Palatium”, in dialetto “Paraxiu”, un antico torrione quadrato, usato sia come fortezza che come carcere, ormai abbattuto. Così come lo è stato per l’antico Duomo.

Dunque ora borgo Parasio è un luogo adatto a chi è in cerca di pace. Infatti al giorno d’oggi è molto meno popolato di allora, quando vi era più gente in circolazione tra affari terreni (botteghe ed il mercato) e religiosi.

Ai nostri tempi è perfetto per una tranquilla e romantica passeggiata, piena di scorci pittoreschi e vedute mozzafiato sospese nel blu, lontano dalla calca del mare. Poche delle persone che si trovano nelle affollate spiagge sottostanti salgono fin qui. Alcune non sospettano neanche l’esistenza di una tale bellezza! Questo aspetto è meno positivo per le tasche della città e delle sue attività, ma voi viaggiatori informati ne sarete ripagati.

Terzo luogo da non perdere al Parasio: l’Oratorio di San Pietro

Tra gli altri luoghi in cui il cuore non può fare a meno di desiderare un ritorno c’è l’Oratorio di San Pietro, con il suo piazzale circostante. Da quest’ultimo la vista si apre immensa, spaziando dalle valli al mare. Ma anche l’edificio merita davvero la vostra attenzione. È il più antico sito religioso di tutta la città, in origine spazio sacro della Compagnia dei Mercanti nel XII secolo. Nel 1599 diviene l’Oratorio della Confraternità dei Disciplinanti di S. Pietro e verrà ampliato. Il suo interno, con volta a botte e panche trasversali all’altare, come in un coro, invece che nel centro della navata, è molto peculiare e merita davvero una visita.

Racchiude, tra le altre, alcune opere molto particolari e tipiche del Ponente ligure che sono i “cartelami”. Ve ne ho già parlato nel post dedicato a Imperia e alle sue tradizioni tipiche pasquali. Pensate che questi cartelami sono talmente rari che hanno ricevuto anche la visita dal vivo del critico d’arte Vittorio Sgarbi e sono stati in mostra a Palazzo Ducale a Genova.

La vista che si ammira uscendo, dall’alto delle sue gradinate rialzate, è uno spettacolo. E ve lo dice una che per tale motivo si è voluta sposare qui! Tra l’altro il loggiato esterno, così come le scale di accesso all’Oratorio, poggiano sulle antiche mura medievali del borgo. Anche il campanile è stato ricavato da una torre di avvistamento preesistente, e con la sua forma cilindrica è del tutto peculiare.

Imperia Porto Maurizio borgo Parasio

Foto di Alessio Tondo

Quarta tappa: gli edifici privati del Parasio

Sono tanti gli edifici religiosi di borgo Parasio, ma ancor più quelli privati. Residenze patrizie di tutto rispetto che hanno visto passare personaggi di ogni tipo, anche qualche “celebrità”. Come Palazzo Guarnieri che nel 1714 ospitò Elisabetta Farnese Regina di Spagna, da non perdere il suo loggiato affrescato esterno che dà su via Vianelli. O il Palazzo Bensa che vide nell’Ottocento rifugiarvisi Giuseppe Mazzini, insieme ad altri, travestito da frate – almeno così dicono – per sfuggire alla polizia.

Imperia Porto Maurizio

Di Palazzo Gandolfo, esempio di edilizia privata rinascimentale, è da notare il portale scolpito in pietra nera dai rinomati lapicidi di Cenova (frazione del Comune di Rezzo, nell’alto entroterra imperiese), celebri artisti del loro tempo. I motivi per cui fossero rinomati si colgono ancora oggi ammirandone l’opera.

Ultimo consiglio: perdetevi tra i vicoli del borgo più antico di Porto Maurizio

Insomma, avrete capito che svariati edifici meritano la vostra attenzione. Ma non dimenticate anche di perdervi un po’ nei vicoli del Parasio, ammiratene gli scorci inaspettati di una bellezza esasperata. Godetevi il suo silenzio e la sua pace, tra l’altro la zona è praticamente tutta pedonale.

Assaporatene i colori e non perdete nemmeno la sua vegetazione. Sì perché ci sono persino le palme quassù, a ricordarci che siamo vicino al mare. Ci sono bouganville immense, piante grasse. Soprattutto, dal lato a picco sul mare, oltre le logge di Santa Chiara, ammirate le case e le terrazze pensili a strapiombo sul mare, gli orti sospesi e sprazzi di macchia mediterranea che hanno resistito, o meglio convissuto, con secoli di urbanizzazione!

Dove mangiare o fare un aperitivo a Borgo Parasio?

Per la cena consigliatissima l’osteria Olio Grosso, ambiente informale e sapori autentici, con un buon rapporto qualità prezzo. Il locale si trova nella Piazza grande, proprio in cima al Parasio.

Mentre per uno spuntino o un aperitivo potrete sedervi ad uno dei due bar di Via Strafforello, nella parte bassa del Parasio. E’ la via di collegamento che da Piazza Duomo prosegue fino a Porta Martina.

Avete intenzione di venire a Imperia Porto Maurizio in estate? Magari di visitare il Parasio a giugno? Segnatevi in agenda che, in coincidenza con la celebrazione liturgica del Corpus Domini, a Porto Maurizio viene allestita ogni anno un’infiorata artistica meravigliosa.

Questo straordinario tappeto fiorito viene allestito in Via Carducci, al di sotto di Piazza Duomo. Via Carducci si imbocca proprio scendendo alcuni scalini all’incrocio tra Via Strafforello e Porta Martina.

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Elisa Scuto

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