10 COSE DA FARE A VALENCIA CON BAMBINI

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Valencia è una città tra le più a misura di bambino mai incontrate in Europa (che abbiamo girato in lungo e in largo) e che ci ha fatto innamorare a prima vista. Scriverei fiumi di parole, ma per il vostro bene ho deciso di raccontarvi 10 cose da fare a Valencia con bambini, che piaceranno sicuramente anche ai loro genitori! Leggete anche qui se vi possono interessare altre città in Spagna con bambini.

 

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Ma prima…

Qualche consiglio per organizzare il viaggio a Valencia

Prima di tutto: come arrivare a Valencia? Ecco qui un’idea originale, che vi permetterà – potendo – di aggiungere qualche tappa intermedia!
 
Ma quanti giorni occorrono per visitare Valencia?
Pernottate qui almeno 3 notti: ci vogliono per godere a pieno la città! Dato che siamo arrivati con il treno ad alta velocità, abbiamo scelto un hostal vicino alla Estacio Norte. Se anche a voi interessa viaggiare sui treni spagnoli ecco tutte le dritte che vi servono per la prenotazione!
Questa zona si trova proprio alle porte del centro storico.
 
In ogni caso, dopo la mia esperienza di visita a Valencia, vi consiglio di scegliere un hotel in centro.

Come muoversi a Valencia?

Secondariamente, come spostarsi tra i vari punti della città? Dal centro di Valencia partono efficienti linee di autobus sia per la Città delle arti e della scienza, sia per la zona a mare di Playa de la Malvarrosa, il porto, etc.
 
Se intendete girare con i mezzi pubblici e visitare un po’ di attrazioni turistiche vi consiglio di acquistare la Valencia Tourist Card. Potete farlo anche da casa prima di partire utilizzando il link qui sopra. Noi abbiamo optato per quella di 48 ore. Non è necessaria per bambini sotto i 4 anni. Infatti, questi ultimi viaggiano gratis sui mezzi e non pagano in tutte le principali attrazioni.
 
A questo punto possiamo passare all’argomento principale di questo post: le 10 cose da fare a Valencia con bambini. Da cosa iniziare per godersi a pieno Valencia?
 
 

10 COSE DA FARE A VALENCIA PER BIMBI E GENITORI

 
 

N.1 Passeggiare per l’elegante centro storico e gustare un’orchata con fartons

 
Direi di partire con un bel giro in centro, dove sarete subito colpiti dalla bellezza dei suoi palazzi. Ne troverete alcuni con facciate dipinte, altre decorate a rilievo. Sono di epoche diverse e nell’insieme conferiscono a Valencia un aspetto elegante e vivace. A seguire vi suggerisco  di sedervi in uno dei suoi bar con dehor per provare un’horchata con fartons.
 
L’orxata de xufa (in valenciano) è una bevanda rinfrescante caratteristica della città a base di zucchero, acqua e latte di chufa. La chufa – in italiano zigolo dolce – è un tubero che cresce sottoterra nella piana di Valencia.
 
Il farton, invece, è un dolce tenero e soffice, ricoperto di glassa. Poichè è fatto con l’olio di girasole al posto del burro, è ideale per essere immerso nell’horchata, ma anche in bevande calde come la cioccolata e il caffè latte.
Potreste gustare entrambi nel gradevolissimo bar all’angolo, nella piazza della cattedrale. Pensate che offre persino la possibilità di ascoltare gratuitamente musica nella sua toilette! ?
 

N.2 Seguire le tracce del Santo Graal nella sontuosa Cattedrale

Infatti, proprio nella cattedrale di Valencia, appena entrati sulla destra, troverete anche la Cappella del presunto Santo Graal. 
 
Presunto perché, come ogni reliquia, molte altre città contendono il suo possesso. C’è anche Genova tra le più accreditate.
 
Eppure Valencia pare aver convinto gli studiosi più di tutte le sue concorrenti. Epoca giusta, luogo di provenienza non lontano dalla Palestina, arrivo in Europa grazie all’apostolo Pietro e dopo vari passaggi donazione da parte del re alla cattedrale di Valencia nel Quattrocento. La popolazione di Valencia fece talmente proprio questo dono del re che, durante la guerra civile spagnola, si narra che i valenciani se la passarono di casa in casa per farne perdere le tracce a tutti i potenziali trafugatori. E alla fine ci fu anche colui che la restituì! 
 
Che abbia davvero contenuto il sangue di Cristo, o meno, il sacro calice di Valencia è davvero prezioso. La coppa è di agata come la base che la sostiene che, però, è ricoperta d’oro con incastonate ben 27 pietre preziose.
Se volete ripercorrete la storia e la leggenda del Santo Graal fatelo con Maraina in viaggio! Nel suo posttroverete anche notizie interessanti sulla cattedrale di Valencia.
 
Io mi limito a segnalarvi la Madonna delle gestanti – in una cappella dietro l’altare – i dipinti di Goya nella cappella di San Francesco Borja e il ciclo di affreschi dell’altare, riemerso sotto un ciclo di epoca successiva. 
 
Con la Valencia Visit Card avrete uno sconto del 10% sull’ingresso alla Cattedrale. Tra l’altro il biglietto comprende servizio di audio guida molto ben fatto, accompagnato mappa della chiesa con indicati i punti di ascolto.
 

N.3 Perdersi – si fa per dire!!! – nel Mercato Central

Per evitare che qualcuno si perda davvero tenete ben stretta la mano dei vostri bambini! Nella bella struttura del mercato centrale di Valencia si trova ogni genere alimentare e non solo. Qui troverete, ad esempio, il riso pregiato del Parco Naturale dell’Albufera, ingrediente dal quale è nata la ricetta della paella.
 
Inoltre tra tutto il ben di Dio che offrono i tanti banchi del “pescado” potrete scegliere il pesce fresco che più vi aggrada e farvelo cucinare al ristorante di fronte all’ingresso principale!
 
 

N.4 Prendere un po’ di fresco nelle segrete e nel chiostro della Lonja della Seta

Questo luogo è stato dichiarato Patrimonio Unesco. Testimonia i tanti secoli di floridi commerci marittimi dell’importante città che era Valencia fin dai tempi antichi.
 
Qui con la Valencia Visit Card entrerete gratuitamente. All’interno potrete anche assistere alla proiezione di un video illustrativo, comodamente seduti nella sala centrale. I punti forti però sono il tetto in legno istoriato della sala al piano superiore ed il cortile ombreggiato, con piacevoli alberi di agrumi.
 

N.5 Fare una bella passeggiata nei giardini del Turia

Forse l’area verde urbana più grande di Spagna, i giardini della Turia sono davvero un luogo ameno. Dopo gravi esondazioni, tra le quali l’ultima del 1957 fece diversi morti, si decise di deviare il corso del fiume. Quindi nel 1987 aprirono i giardini del Turia che si estendono per 9 km nell’antico letto del fiume, dal Dal Parque de Cabecera fino alla Ciudad de las Artes y las Ciencias. Il parco è ideale da percorrere a piedi, in bicicletta o in risciò.

Data la sua lunghezza è attraversato da numerosi ponti antichi, dal Trinidad del XV secolo al bel Puente del Mar del XVI. Vi sono, inoltre, ponti moderni di architetti famosi come quello de las Artes di Norman Forbes e i Ponti de las Flores e de l’Assut d’Or di Santiago de Calatrava, il celebre architetto valenciano che ha progettato la Città delle Arti e della Scienza.

Restate fino a quando il tramonto vi regalerà immagini incantate, magari osservandole dalla ruota panoramica nei pressi dei giardini, all’altezza di Avenida de Aragon.

N. 6 Concedervi una divertente sosta al Parco Gulliver

 
La cosa che è piaciuta di più di Valencia alla nostra bimba di quasi 4 anni? Senza dubbio il parco Gulliver! 
Semplicemente una struttura lunga 70 metri a forma di Gulliver sdraiato. Vi ricordate il protagonista del romanzo di Swift “I dei Viaggi di Gulliver”? Proprio come i piccoli lillipuziani, i vostri bimbi, potranno divertirsi a scalarlo, tra corde, ponti, archi e poi giù con uno dei tanti scivoli di tutte le forme e le lunghezze! Qui giocano gratuitamente centinaia di bambini ogni giorno. Credo che la fascia di età migliore sia dai 3 ai 12 anni direi. Si tratta di un’invenzione semplice, ma geniale. Abilmente collocata nel fresco dei Giardini del Turia. Dato che cambiano nei mesi estivi, vi consiglio di consultare qui gli orari di apertura.

N.7 Dedicare una giornata intera alla Città delle Arti e della Scienza

 
Forse una giornata vi basterà, ma non è detto. Infatti noi, prendendocela con calma, abbiamo impiegato quasi un giorno intero per visitare solo l’Oceanografico!
Non scordatevi appena entrati, di controllare al punto informazioni gli orari degli spettacoli dei delfini. Infatti ci sono spettacoli circa 3 volte al giorno. Inoltre, vi consigliamo di recarvi lì mezz’oretta prima per essere sicuri di trovare posto a sedere.
Forse per la concentrazione di un bambino di 4 anni l’acquario è fin troppo esteso,  ma anche i bambini più grandi e gli adulti lo apprezzeranno molto! Fino a 4 anni l’ingresso è gratuito. Con la Valencia Visit Card, poi, avrete il 15% di sconto su ogni tipo di biglietto. Vi consiglio di acquistare entrambi prima online sul sito di Visit Valencia. In questo modo salterete la fila alla cassa dell’acquario per i biglietti.
 
Noi avevamo incluso per meno di un paio di euro in più la visita all’Emisferico. Qui si può assistere a proiezioni a 360 gradi su uno schermo a cupola, ma dopo l’Oceanografico i bimbi erano troppo stanchi e abbiamo lasciato perdere. Viaggiare con bambini piccoli significa anche rinunciare a qualcosa se non ci sono le giuste condizioni!
 
Già da casa avevamo deciso di non visitare il Museo della Scienza leggendo racconti di altri blogger adulti. In sostanza lamentavano l’approccio molto didattico pensato soprattutto per bambini in età scolastica, mentre i nostri avevano 3 mesi e quattro anni. Questo può essere invece un buon motivo per visitarlo se avete bimbi più grandi dei nostri.
 

Vi consiglio anche di prendere il trenino che parte dalla Città della Scienza

 
Ecco un buon modo di riposarsi dopo una lunga visita alla città delle arti. Potrete fare tutto il giro e ritornare al punto di partenza: costo del biglietto 5 euro, bimbi sotto i 4 anni gratis. Oppure potrete scendere all’ultima fermata dei giardini del Turia per visitare anche quelli: costo del biglietto 3 euro a testa. Da lì potrete tornare in centro a piedi o in autobus.
 
 
 

N.8 Approdare in Africa per un giorno al BioParc

Noi non siamo molto amanti degli Zoo, nè dei luoghi con animali in cattività in generale. Questo sito, però, può meritare perchè gli habitat africani, perfettamente ricreati per gli animali, lasciano loro ampio spazio di movimento. Niente gabbie per fortuna, pur mantenendo un ambiente sicuro per i visitatori. I vostri bimbi potranno fare la conoscenza di leoni, zebre, giraffe, rinoceronti, elefanti e persino i rari lemuri! Tutte le info per pianificare la visita le trovate sul sito del BioParc Valencia,  anche in italiano.

 
 
 

N. 9 Cenare a base di pesce nel mitico ristorante la Pepica, dove inizia la Playa de la Malvarrosa

 
In confronto ad altri ristoranti del nostro tour spagnolo La Pepica è stato il migliore. Infatti siamo tornati due volte in questo frequentatissimo locale. Fascia di prezzo medio alta, ma con pesce freschissimo e ottimo servizio!
Cosa ordinare? Consigliamo di mangiare paella, meglio se di mare. Oppure l’ottimo pesce fresco, scegliendo tra l’ampia offerta della carta. Per noi soni stati memorabile la seppia alla griglia, i moscardini fritti e la paella al nero di seppia. Anche i dolci non sono niente male! Abbiamo capito perché questo era il posto prediletto da Hemingway per ristorarsi in città. A giudicare dalle dediche, ha avuto molti altri personaggi famosi tra i suoi clienti affezionati, dalla Reina Sofia a famosi calciatori!
Vorreste conoscere altre memorabili tentazioni della gastronomia iberica?! Ecco 3 esperienze da non perdere sul mangiare a Barcellona. 
 
 
 

N.10 Fare un giro in barca nella laguna dell’Albufera, completando la serata con una bella paella

Il parco naturale dell’Albufera è un’area protetta lagunare situata a 11 km a sud di Valencia. Comprende un lago di acqua dolce, separata dal mare da una sottile striscia di sabbia.
Qui si coltiva l’ottimo riso, ingrediente base della paella.
Per raggiungerlo noi abbiamo optato per la linea verde del Valencia bus turistic che parte dal centro, in Plaza Reina. Fa varie fermate, noi l’abbiamo preso dalla piazza della cattedrale. Con la Valencia Tourist Card avrete il 10% di sconto. Pagherete 13,50 euro a testa per ogni adulto, compresa la gita in barca. Bimbi sotto i 4 anni gratis.
Anche l’autobus di linea n.25  vi porterà all’Albufera per soli 1.50 euro a tratta. Solo che volendo vedere il tramonto non avremmo fatto in tempo a rientrare con la sua ultima corsa. Nonostante il costo maggiore è valsa la pena di scegliere quest’orario! Vi consiglio assolutamente di andarci al tramonto per i colori di cui si tinge la laguna, magari da immortalare con qualche scatto memorabile! ?
 
Finito il giro in barca all’Albufera potreste concludere degnamente la serata cenando in una delle capanne ristorante di El Palmar, dove si dice sia nata la paella.
 
 
In conclusione tenete presente che tutte queste cose noi le abbiamo fatte con una bimba di quasi 4 anni e un neonato di 3 mesi al seguito.  Qui vi parlo di come ci siamo spostati durate il nostro city sightseeing e cosa portare sempre con voi in viaggio con due bambini piccoli al seguito. 
 
Ecco il post che fa per voi se dopo Valencia siete in cerca di altre città super family friendly per viaggiare in Europa con bambini.
 

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Elisa Scuto

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