Bonus vacanze di 500 euro a famiglia FAQ

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Con il Decreto Rilancio del 13 maggio il Governo italiano, istituisce, tra gli altri, anche un Bonus vacanze di 500 euro a famiglia, o meglio per un massimo di 500 euro, denominato “Tax Credit Vacanze”.

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LUOGO E PERIODO PER USUFRUIRE DEL BONUS VACANZE

Le famiglie italiane, poi vedremo i requisiti, possono utilizzarlo per vacanze esclusivamente in Italia per il periodo che va dal 1 luglio al 30 giugno 2021. C’è stata, infatti, una proroga nel periodo di utilizzo, ma il bonus va comunque richiesto entro il 31 dicembre 2020!

F.A.Q. BONUS VACANZE 2020

Quali famiglie possono utilizzare il bonus vacanze fino a 500 euro?

I nuclei familiari che possono usufruire di questo bonus sono quelli con reddito ISEE non superiore a 40.000 euro. Attenzione, l’indicatore ISEE non equivale al reddito del nucleo stesso, ma è un indicatore della situazione economica equivalente che si usa per determinare l’accesso a diversi benefici e bonus e fasce di reddito per il pagamento, ad esempio, di rette di asilo nido, università, etc. Si può calcolare online, anche sul sito dell’INPS, fornendo alcuni dati reddituali, oppure recandosi in un CAF o patronato.

Come funziona nello specifico il bonus vacanza?

La famiglia che prenota una struttura ricettiva, hotel, residence, campeggio, agriturismo o B&B riconosciuto, potrà ricevere il credito se prenota direttamente o tramite agenzia di viaggio/tour operator, e non tramite portali di intermediazione diversi. Al momento risultano, pertanto, esclusi portali come Booking o AirB&B. Per l’80% dell’importo (quindi 400 €) il bonus sarà riconosciuto sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, applicato direttamente dalla struttura ricettiva che se lo vedrà poi riconosciuto come credito d’imposta. Il restante 20% dell’importo verrà riconosciuto come detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi al componente del nucleo familiare al quale sarà intestata la fattura (o altro documento di spesa).

Il bonus vacanza è riconosciuto anche ai single e alle coppie?

Il bonus vacanza è concesso anche ai nuclei familiari costituiti da una o due persone, ma in misura ridotta. I nuclei familiari con due persone potranno beneficiare di un massimo di 300 €, massimo 150 € andranno ai nuclei monofamiliari.

Quale sarà il documento che dà titolo al rimborso?

L’importo dovrà essere liquidato in un’unica soluzione ed il documento di spesa dovrà essere emesso da una sola struttura ricettiva. La fattura elettronica, o documento commerciale, inoltre, dovrà contenere l’ indicazione del codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito.

AGGIORNAMENTO SU COME UTILIZZARE IL BONUS

Guida all’utilizzo del Bonus Vacanza step by step

Per utilizzare il bonus il cittadino che intende usufruirne – ricordiamo che bisogna avere ISEE sotto i 40 mila €, dovrà fare domanda tramite un’apposita App. Ma facciamo un passo alla volta. Ecco gli step necessari per fare la richiesta.

  • Bisogna essere già dotati di identità digitale SPID (Sistema pubblico d’identità digitale) oppure di Carta d’identità elettronica (CIE 3.0). Se non avete nessuno dei due potete fare domanda per lo Spid sul sito dell’INPS nell’apposita sezione.
  • Scaricate sul cellulare l’app gratuita IO (io.italia.it) della Pubblica Amministrazione, ed effettuate il primo accesso.
  • A questo punto, tramite App, potrete richiedere bonus vacanze. L’app verifica i requisiti e, se siete idonei, accetterà la domanda comunicando anche l’importo spettante, distinto tra sconto e detrazione. Vi lascerà anche un codice univoco e un QR-Code, molto importanti, perchè andranno comunicati all’operatore al momento del pagamento del soggiorno.

DOVE TROVARE GLI HOTEL E BED & BREAK FAST CHE ACCETTANO IL BONUS VACANZE

Abbastanza fattibile vero? Infatti, il vero tasto dolente però arriva qui. Sono poche le strutture che hanno deciso di aderire al Bonus Vacanze. Soprattutto le realtà più piccole hanno problemi di liquidità nell’accettare compensazioni tributarie per importi elevati, e rinunciare a mancati guadagni immediati, soprattutto dopo mesi di chiusura e/o crisi.

Detto ciò, ecco come trovare le strutture che aderiscono al Bonus vacanze in Italia. Nel caso degli hotel Federalberghi ha offerto un valido aiuto con il portale italyhotels.it. Qui, una volta selezionata la destinazione, le date e gli altri dati per effettuare la ricerca, avrete la possibilità di aggiungere nei filtri alla voce  Servii l’opzione “accetta bonus vacanze”. Consiglio: se non vi compare l’opzione nei filtri, allargate la vostra ricerca non ad una singola località, ma alla regione ad esempio.

Per quanto riguarda i B&B sono pochi quelli aderenti, per i motivi comprensibili che dicevamo sopra. In ogni caso qui trovate l’elenco, diviso per Regione.

Per ora è tutto amici viaggiatori. Cosa ne dite, secondo voi è un’iniziativa utile? Poteva essere applicata in modo migliore? Ma soprattutto pensate di usufruirne?

3 IDEE PER VACANZE IN FAMIGLIA IN ITALIA

Qui di seguito vi lascio due suggerimenti di mete italiane per iniziare a fare un pensierino sul prossimo viaggio in Italia 😉

  1. 6 luoghi unici da visitare nel Ponente ligure 
  2. Puglia Basilicata Coast to Coast: itinerario per famiglie
  3. Borghi delle marche: Recanati slow con bambini

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11 risposte

  1. Ciao, info molto utili, grazie! Per cui va investito presso un’unica struttura con un’unica prenotazione?
    Intendo.. Se il nucleo familiare volesse fare due tappe, puo’ essere suddiviso?
    Grazie

    1. Presso ogni struttura aderente puoi fare una prenotazione. Per cui il bello è che se fai due tappe puoi replicare l’uso del voucher 3×1 presso due strutture, stando in totale 6 notti al prezzo di 2!

  2. salve vorrei capire una cosa. ho ottenuto il bonus da 500€ in quanto faccio parte di un nucleo familiare di 3 persone, è possibile usufruire del bonus anche se parto solo con un amico o la fidanzata che ovviamente non rientrano nel mio nucleo familiare? grazie

    1. Ciao Alex! Sinceramente ho paura di no perchè verrebbe meno la ratio dell’incentivo di far viaggiare il nucleo familiare. Però potresti chiedere intanto alla struttura individuata se in fattura indica solo il nome del beneficiario del bonus o di tutti i componenti e poi in ogni caso controllare sul sito dell’Agenzia Entrate. A questo link ai FAQ, Guida all’utilizzo e fonti normative: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/bonus-vacanze1#:~:text=Che%20cos'%C3%A8,e%20bed%20%26%20breakfast%20in%20Italia.

  3. Penso personalmente che questa iniziativa sia utile per le famiglie con bambini o ragazzi che si trovano in situazioni economiche poco rosee, magari a causa del Covid (cassa integrazioni, perdita del lavoro, diminuzione drastica del fatturato per p. Iva…).
    Non conosco quest’applicazione che bisogna scaricare per richieder il bonus ma spero sia semplice fare richiesta e non sia troppo complesso, perchè non tutti sono sempre super tecnologici.
    Infine, spero che questo bonus sia d’aiuto alle strutture alberghiere delle zone turistiche italiane: il turismo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia

    1. Martina concordo con te! forse per aiutare anche le strutture sarebbe stato meglio che il 50% fosse credito d’imposta per loro e la restante metà da recuperare con la dichiarazione dei redditi per il nucleo familiare, ma non lamentiamoci e speriamo incentivi comunque a viaggiare gli Italiani!

  4. Iniziativa lodevole per far ripartire l’economia, ma non sappiamo davvero quante strutture realmente riusciranno ad aderire all’iniziativa. E’ un periodo particolare, speriamo di uscirne presto.

  5. Sono un nucleo mono-familiare e penso ci siano altri che ne abbiano bisogno più di me… Non so è un’iniziativa un po’ assistenziale ch enon mi convince molto, chi ha bisogno di un supporto forse più che di un bonus per le vacanze avrebbe bisogno di qualcosa di più focalizzato su lavoro e attività… Naturalmente però può far tirare un sospiro di sollievo a molte famiglie con bambini che hanno vitale bisogno di staccare almeno er un periodo

    1. Condivido anche io che il bonus abbia senso più che altro per le famiglie con uno o più figli. E poi soprattutto doveva servire a dare una boccata di ossigeno alle strutture ricettive. Non sono un operatore turistico, ma mi chiedo che con questa modalità dello sgravio contributivo, ma non incassando fino a 400 € sul momento la struttura sia realmente aiutata…

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Elisa Scuto

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