PERCORRERE LA RIVIERA DEI FIORI A PASSO LENTO: TIMON LEPIDUS’ TRIP!

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PERCORRERE LA RIVIERA DEI FIORI A PASSO LENTO: TIMON LEPIDUS’ TRIP!

Oggi vi parlo della mia terra, la Riviera dei Fiori, che si estende da Ventimiglia, al confine di stato con la Francia, fino al Comune di Cervo, lungo tutta la provincia di Imperia. Questo angolo Occidentale di Liguria ha ispirato anche una mia sezione del blog: #PonenteLigureMonAmour. Perchè…come si fa a non amare la propria terra?! E così ho accettato con entusiasmo di sostenere un progetto nato proprio dagli abitanti di questo lembo di Liguria: Timon Lepidus’ Trip.

PERCORRERE L’INTERA RIVIERA DEI FIORI A PASSO LENTO

Sono convinta che nessuno meglio che il suo primo ideatore, Alessio Tondo, possa spiegarvi cos’è Timon Lepidus’ trip. Peraltro, lo ospito volentieri sul mio blog, perchè oltre alla nostra terra, abbiamo un’altra passione in comune: i viaggi. Entrambi abbiamo studiato Scienze del Turismo ed amiamo viaggiare ed esplorare nuove terre. Lui, però, è molto più sportivo di me… E ora capirete il perchè!!

Allora Alessio, da dove nasce il progetto Timon Lepidus’ Trip? E qual è la prima scintilla da cui è partito tutto?

Da quattro anni mi reco in Spagna per percorrere a tappe il cammino Francese, un sentiero di circa 800 km che parte dai Pirenei, arriva a Santiago di Compostela e prosegue fino all’oceano. “El Camino” nasce nella notte dei tempi, come pellegrinaggio verso la tomba dell’apostolo Giacomo, ed è ancora così. Tuttavia oggi è percorso da tantissime persone, senza una motivazione religiosa. E’ diventato un trekking di massa (180 mila persone solo l’anno scorso!).

Senza voler giudicare questa evoluzione laica, posso sottolineare senza essere smentito, l’aiuto che ha ricevuto l’economia locale da questo passaggio di pellegrini moderni ed ecologici.

Allo stesso tempo ho percorso più volte i nostri sentieri liguri, tra cui via della Costa e Sentiero Liguria, spesso coincidenti. Mi sono spesso chiesto il perché, in questi anni di boom dei cammini a piedi, le nostre tratte accolgano un numero ancora limitato di appassionati.

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Con questo progetto vorrei semplicemente cercare di comprenderne a pieno le motivazioni: mancata promozione e valorizzazione oppure i nostri luoghi non sono consoni a questo tipo di attività? Chi meglio di un gruppo di esperti giramondo e “furesti” (come diciamo noi da queste parti!), poteva aiutarmi??

 

A proposito, ci dici chi è Timon Lepidus, e perchè ha dato il nome al progetto?

Timon Lepidus è il nome latino della lucertola ocellata, se volete vederla in foto eccola qui. Quando ho cercato un nome per il nostro progetto ho pensato a questo sauro piuttosto grandicello (40-60 cm con la coda), che in Italia vive prevalentemente nella nostra provincia. Era qualcosa che ci identificava, che apparteneva solo al nostro territorio, anche se in realtà in Francia e Spagna si trovano in gran numero.

Tra il dire e il fare…si sa cosa c’è di mezzo! Quando, e come, sei riuscito a rendere la tua idea un progetto concreto?

Ho partecipato con la cooperativa per cui lavoro, Diana Onlus, ad una project call della Fondazione Carige che ha valutato positivamente la mia idea. Così a dicembre 2017 abbiamo ricevuto il contributo che ci ha permesso di far fronte alle spese organizzative.  La copertura dei costi, del resto, è l’ostacolo principale da superare in questi progetti totalmente no-profit, che non producono alcun tipo di entrata.

In cosa consiste l’originalità di Timon Lepidus Trip rispetto ad un normale “blog tour”?

Il progetto Timon Lepidus’ trip è, a sua volta, inglobato in “We West- anche noi a Ponente”, contenitore di idee per lo sviluppo della Riviera dei Fiori. Quest’anno ho pensato di proporre un trekking sulla costa, da confine a confine della nostra Provincia, per comprendere le reali potenzialità del territorio riguardo il turismo lento a piedi, e magari essere di stimolo per la nascita di servizi dedicati.

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Pertanto abbiamo invitato 5 esperti travel blogger a camminare con noi, visitare villaggi, città e luoghi storici, conoscere gente e naturalmente gustare la cucina ligure. Non bisogna pensare, però, ad un tour delle bellezze locali. L’aspetto innovativo è rappresentato dalla richiesta di dire la verità: non pretendiamo “il bell’articolo” in cambio dell’ospitalità. Vogliamo conoscere il loro reale pensiero. Naturalmente ci auguriamo un feedback positivo, ma vogliamo crescere grazie ai loro suggerimenti. Io e Lorenzo Gariano guideremo il gruppo, su sentieri, ciottoli e asfalto, utilizzando prevalentemente la Via della Costa, il Sentiero Liguria e la pista ciclabile.

Se vi interessa approcciarvi al trekking in Liguria, ecco 3 escursioni che fanno al caso vostro!

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All’obiezione che mi hanno fatto: “perché non avete utilizzato i sentieri dell’entroterra?” rispondo in due punti:

1) per il futuro turista “da cammino” sono piuttosto faticosi;

2) spesso non ci sono i servizi e si è costretti a fare lunghe tappe.

Quali sono le persone/associazioni che più ti hanno aiutato a concretizzare il progetto?

Beh, sicuramente alcuni colleghi della cooperativa, un piccolo gruppo di volontari e amici con cui abbiamo realizzato il trailer di presentazione (vedi qui sotto!), provato il percorso, rilevato i dati Gps, contattato i blogger.

 

Poi ci sei anche tu che ci hai aiutato con la traduzione inglese e ci hai ospitato nella tua pagina Facebook!

Tra le associazioni devo ringraziare il Centro Sportivo Educativo Nazionale (Csen), l’istituto Tecnico Turistico Hanbury, con il quale abbiamo siglato una convenzione alternanza scuola-lavoro, e Legacoop. Poi ci sono altre associazioni o persone fisiche che forniranno servizi lungo il percorso, alcune di queste in collaborazione con i Comuni che attraverseremo. E si sta definendo ancora qualche collaborazione.  Un importante segnale di stima l’abbiamo ricevuto dalla Provincia di Imperia e dai Comuni che hanno concesso, o stanno per concedere, il loro patrocinio al progetto.

Infine, ci racconti la difficoltà più grossa e l’aspetto, invece, più piacevole del gestire Timon Lepidus Trip?

Ad essere sincero non ho dovuto saltare grossi ostacoli sul percorso, forse perché non sono stato costretto a ricercare ulteriori fondi. Ad oggi il tempo è stato il bene più raro: ne è servito parecchio ed è piuttosto difficile coordinare i propri impegni con quelli degli altri. Ti dirò qualcosa di più al termine del progetto! L’aspetto più piacevole, o meglio la soddisfazione maggiore, è stata riscontrare l’interesse vivo di blogger esperti, che hanno sposato con entusiasmo l’idea pur non conoscendoci. Una bella esperienza è stata anche quella di realizzare il breve filmato di presentazione, e ovviamente il poter condividere idee con persone nuove.

Oltre ai blogger, con noi ci saranno anche due studenti dell’Istituto Tecnico turistico Hanbury e dell’Università di Genova. Insomma, un gruppo ben assortito, con età e background diversi.

L'appuntamento, per chi vorrà seguirci dal vivo, ma anche su questo blog e sui suoi canali social, è dal 9 al 15 settembre: #timonlepidustrip Pagina Facebook: Piccoli Grandi Viaggiatori

APPUNTAMENTO A SETTEMBRE!

Questi sono i progetti che secondo me fanno bene al territorio. In questo caso il mondo del no profit e delle cooperative ha precorso i tempi del settore pubblico, ma anche dei consorzi di privati, nel rendere giustizia e stimolare il tessuto locale. Già per questo un plauso! E per il resto, se appartenete al territorio, o ne siete innamorati, seguite quest’avventura con noi!!

L’appuntamento per chi vorrà seguirci dal vivo, ma anche su questo blog e sui suoi canali social, è dal 9 al 15 settembre: #timonlepidustrip

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E per chi non può resistere fino a settembre? Vi consigliamo di leggere i nostri post sulla Riviera dei Fiori!

Il presente post non è sponsorizzato. Piccoli Grandi Viaggiatori supporta gratuitamente la comunicazione del progetto perchè crede nella sua bontà a favore del territorio.

Photo Credits: Alessio Tondo.

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7 risposte

  1. Davvero un bel progetto! Sono capitata su questo articolo mentre andavo alla ricerca di qualche escursione per la domenica, e mi ha colpito questa volontà profonda di riscattare e valorizzare il territorio. Bella iniziativa!

    1. Grazie! Sì l’abbiamo messo alla prova e la risposta anche a livello di popolazione locale ha superato le aspettative…stiamo immaginando la fase successiva ora e speriamo di ottenere risultati concreti!

  2. Mi sembra un progetto veramente interessante. Questo genere di iniziate vanno premiate. Poi io adoro camminare quindi questo tipo di iniziative le apprezzo ancora di più!

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Elisa Scuto

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