Prodotti tipici della Liguria di Ponente: 5 borghi da non perdere

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Prodotti tipici della Liguria di Ponente: cinque borghi uno più bello dell’altro, ma soprattutto che celano diverse bontà, forse a te sconosciute, tutte da assaggiare!

1.  Taggia: la città vecchia e il Canestrello

Non tutti sanno che l’antico borgo di Taggia, sopra Arma, è annoverato tra i borghi più belli d’Italia nel Ponente ligure. Merita assolutamente una visita, che potrete allietare con tanti assaggi del mitico “Canestrello di Taggia”.

Si tratta di un biscotto salato, realizzato con tanto olio di oliva, poco conosciuto dai turisti quanto dal gusto strepitoso…

PRODOTTI TIPICI DELLA LIGURIA DI PONENTE canestrello di taggia

Per cui, durante la visita di Taggia oltre a vedere il Convento dei Domenicani, e girare per il centro storico salendo su fino al Castello, bisogna fermarsi in uno o più forni tipici..

Ma dove comprarli? Dopo aver raccolto dai residenti le indicazioni sui loro preferiti, io e mio marito siamo andati sul posto per assaggiarli e fare i nostri confronti.

Ecco i quattro forni che abbiamo provato:

  1. Forno da Valeria, Via Soleri 3 e V.le Mazzini
  2. Forno da Cino, Via Soleri 20
  3. Bar Il Globo, Via Ottimo Anfossi 2
  4. Forno Sandro Canestrelli, Vle. Giuseppe Mazzini 54

 

Dopo i vari assaggi abbiamo decretato che i migliori, per il nostro gusto soggettivo, sono quelli del Forno da Valeria e del Forno da Cino.

In questo video potere vedere qualche scorcio di Taggia – tra i borghi più belli d’Italia del Ponente – e l’assaggio dei nostri canestrelli proprio dal vivo!

Però dovete sapere che i canestrelli, oltre alla versione classica, vengono realizzati a Taggia con tantissime varianti. Per le versioni “condite” il Forno da Cino è decisamente il migliore, sia per varietà che per gusto, quindi vi consigliamo qui di non perdere il Canestrello alle cipolle, quello alle boragini (davvero TOP), quello con le noci, etc. Sono molto buoni anche i canestrelli del Bar Il Globo (locale dove poter fare uno spuntino anche con altri piatti), qui in particolare potete trovare simpatiche confezioni da poter portare via/regalare e canestrelli di dimensioni ragguardevoli al cioccolato (sì avete capito bene!).

In questo caso l’impasto resta salato, ma in parte intinto nella cioccolata. Anche il Forno Sandro Canestrelli (nella stessa via del Globo e del Forno da Valeria) vende ottimi canestrelli ricoperti di cioccolato!

PRODOTTI TIPICI DELLA LIGURIA DI PONENTE canestrelli di taggia

2.  Pietrabruna e la stroscia

Iniziamo con Pietrabruna, nell’entroterra tra Arma di Taggia e San Lorenzo al Mare. Il borgo è molto piacevole da visitare con i suoi carruggi. Qui nasce la “stroscia”, dal ligure “strosciare”, che vuol dire spezzare con le mani, sbriciolare. In effetti è un dolce che si sbriciola, può ricordare la sbrisolona, ma con la particolarità che è fatta con l’olio extravergine taggiasco! La qualità dell’olio utilizzato è molto importante, essendo l’ingrediente principale. Vi lascio il contatto di un laboratorio locale che la fa molto buona. 

Inoltre, se siete a Imperia potete provare quella del bar pasticceria “Vittoria“ a Porto Maurizio. 

Per i più intraprendenti vi linko anche il nostro video sulla Stroscia,  in cui troverete anche il riferimento alla ricetta, per poter provare a farla a casa vostra…è molto semplice!

A Pietrabruna trovate il Laboratorio “La Colombiera”, in Piazza Papa Giovanni XXIII – 12, telefono: 338 4564835.

PRODOTTI TIPICI DELLA LIGURIA DI PONENTE Stroscia di Pietrabruna

 

3.  Dolceacqua: dal castello alla michetta di Dolceacqua, passando per un’antica leggenda!

Nell’estremo Ponente ligure, alle spalle di Ventimiglia, si trova la Val Nervia. Il suo borgo principale è la splendida Dolceacqua. Anche Monet ne rimase incantato e la dipinse più volte, immortalando soprattutto il suo celebre ponte a schiena d’asino! 

I carruggi fioriti, il castello con l’annessa sede dell’Enoteca regionale (dell’ottimo Rossese vi ha già parlato Marina), le trattorie e botteghe…sono tante le cose da fare in questo borgo, ma sarebbe un vero peccato non conoscere la leggenda della giovane Lucrezia…E il cibo? Ci arrivo, ci arrivo: state tranquilli!!

Lucrezia doveva andare in sposa al giovane Basso. I due si amavano, purtroppo però il marchese della zona aveva introdotto lo “Ius primae noctis” per cui, dopo la celebrazione delle nozze, la bella Lucrezia fu presa e portata nel castello al cospetto del Marchese Imperiale Doria. La giovane si ribellò e scappo, allora il Signore la fece rinchiudere nelle segrete del castello, pensando che gli stenti le avrebbero fatto cambiare idea. La giovane, invece, preferì lasciarsi morire. Da allora qualcuno dice che il suo fantasma vaghi ancora per il Castello. 

Quando si seppe della sua morte alcuni popolani invasero il Castello e riuscirono a mettere il suo proprietario spalle al muro. Sotto minaccia di morte il Signore accettò di abolire lo iure primae noctis. Le donne del villaggio per festeggiare, e ricordare la povera Lucrezia, inventarono un dolce, caldo e soffice, dall’allusiva forma dell’organo genitale femminile. Nacque così la “michetta” che oggi è anche protetta dalla Denominazione di origine comunale “De.Co.” e si può trovare praticamente in tutti i negozi di alimentari del paese. Qui sotto, comunque, non manco di indicarvene 3 in particolare: 

  • Come dalla Nonna, in Via castello 26. Telefono 0184/633706 è questa è la pagina Facebook. 
  • Panificio Moderno di Perrino Fulvio. Via Liberazione 23. Cell. 346 2403426.
  • Forno Garoscio Cinzia, via Barberis Colomba. Cell 380 2063099.

 

Chiedete anche di assaggiare la Crocetta, variante della Michetta alla quale si aggiunge il burro nell’impasto e si cambia la forma. 

4.  A Sanremo per la Sardenaira

La conoscete?! Diciamo che essere stati a Sanremo senza aver provato la Sardenaira è un po’ un paradosso. Stiamo parlando di pizza al trancio, bella alta. Anche la pizza Sardenaira di Sanremo può vantare il marchio De.Co. (a denominazione comunale). Tra i sanremaschi si narra che questa pizza nacque nella zona di Nizza nel 1450 c.a. con il nome di “pissaladière”, condita con cipolla ed acciughe. Costeggiando la Liguria di Ponente la ricetta giunge a Sanremo e viene chiamata “Sardenaira”, in quanto l’antica preparazione prevedeva l’uso delle sardine, dal gusto più deciso con fondo amarognolo, e si raccomandava un impasto molto morbido, ottenuto unendo un certo quantitativo di patate in purea, variante che vi consigliamo di provare una volta nelle cucine casalinghe, se volete osservare strettamente l’antica ricetta.

La pizza Sardenaira di Sanremo

Comunque se vi trovate a passeggiare per Sanremo, “La Mecca” per la Sardenaira è “La Tavernetta” in Via palazzo 129, ad un tiro di schioppo dalla centralissima piazza Colombo.

La Sardenaira qui segue la tradizione ed è molto alta: si presenta con l’immancabile oliva taggiasca, salsa di pomodoro e qualche filetto di sarda a dare più sapore. Questo posto è un tempio di delizie salate in generale, quindi vi consiglio di provare anche le verdure ripiene, e qualche torta verde, ad esempio quella di trombette è deliziosa! A scanso di equivoci, sottolineo che questo non è un post sponsorizzato, neanche un pezzo di Sardenaira (o di altre prelibatezze) ci è stato offerto…ma trattasi dell’opinione spassionata mia e di mio marito Stefano. Lui è andato anche sul posto a girare un video, se lo volete vedere eccolo qui.

5.  A Savona non perdete la farinata bianca!

Ora spingiamoci fino a Savona, che più che un borgo è la terza città di provincia più popolosa della Liguria.

Qui scopriamo un’altra delizia, la Farinata Bianca di Savona, la conoscevate?!

Non è la Farinata  tradizionale, fatta con la farina di ceci, ma viene preparata con la farina normale di grano, e per questo si chiama “Bianca “. E’ tipica solo di Savona a quanto ci risulta, quindi va provata! Vi consigliamo di assaggiarla da Vino e Farinata in Via Pia. Si tratta di un locale tipo Osteria, dove la Farinata si mangia seduti. Qui troverete anche la Farinata classica di ceci: secondo noi la scelta migliore è il piatto misto, in cui vi porteranno alcuni pezzi di Farinata Bianca e alcuni di quella di ceci. 

Questo post nasce dal progetto #Emozionidiliguria, hashtag di nostra creazione che vuole promuovere il territorio e la cultura ligure in tutte le sfaccettature in grado di emozionare sia i turisti che i suoi abitanti. Quest’anno lo abbiamo voluto dedicare all’enogastronomia ligure insieme alle altre blogger liguri partner del progetto. Volete sognare ancora con altre delizie tutta made in Liguria? Leggete gli altri contributi del progetto!

E’ già online il posti di Selene di Viaggi che Mangi, che vi racconta delle delizie vegetariane da mangiare a Genova.

Sempre su Genova, andiamo alla scoperta di tutte le esperienze di street food da provare con In Viaggio con Monica.

Con Marina, invece, andiamo a scoprire le gioie trasmesse dai vini liguri, con il suo post Viaggio in Liguria sulle orme del vino.

 

I consigli forniti in questo articolo non sono stati influenzati da nessuna collaborazione, ma sono frutto della nostra esperienza e del nostro gusto personale.

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Elisa Scuto

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