Viaggio in Islanda fai da te in 10 o 14 giorni

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Viaggio in Islanda fai da te? Niente di più semplice – e piacevole – da organizzare. Ti serve solo iniziare con largo anticipo e adottare i giusti accorgimenti. Ti ho già raccontato sul blog tutti i principali consigli per risparmiare nell’organizzazione del tuo viaggio in Islanda.

Qui, invece, pensiamo a costruire il tuo itinerario fai da te in Islanda.

Tabella dei Contenuti

QUANDO ANDARE IN ISLANDA?

Questa è la prima cosa da decidere, la premessa necessaria per poter poi costruire il tuo itinerario.

Per decidere il quando, devi chiederti che cosa ti interessa di più.

Bellezze naturali, tante ore di luce per girare in lungo e in largo, avvistamento animali e temperature meno rigide?

Benvenuto: da giugno a settembre l’Islanda è tua.

Se, invece, punti all’aurora boreale, escursioni nelle grotte di ghiaccio e il buio semiperenne ti affascina il tuo periodo consigliato va da ottobre ad aprile (da settembre comunque potresti già vedere l’aurora!).

QUANTI GIORNI PASSARE IN ISLANDA?

Io che l’ho amata non posso che suggerirvi di stare più giorni che potete, nonostante sia cara!!

Quindi, la scelta del quando potrebbe essere influenzata dal periodo in cui puoi prenderti 2 settimane di ferie o minimo minimo 10 giorni abbondanti.

Se sei fortunato potrai farlo a luglio o a settembre – oppure in inverno. Se sei meno fortunato come noi, invece, dovrai optare per agosto e affrontare il “caro Islanda” al suo picco!

Noi avevamo preventivato 12 giorni, poi tra vicende di voli cancellati, e quindi riselezionati, siamo finiti per starne 15, potendo inserire anche i Fiordi Occidentali islandesi. Ci è andata più che bene alla fine!

COME RAGGIUNGERE L’ISLANDA

Il modo principale per raggiungere l’Islanda è in aereo: esiste il volo anche diretto, da Milano Malpensa e da altri aeroporti con Wizz Air (trovi tutti i dettagli nel post su come organizzare il viaggio risparmiando). Esiste anche la possibilità di raggiungere l’Islanda in nave dalla Danimarca con scalo alle meravigliose isole Faroe.

Sì lo so, un sogno, ma astenersi chi ha due settimane o meno e vuole salvare in parte le sue finanze! Potrebbe essere, invece, una bellissima idea come viaggio di nozze..

COME PIANIFICARE IL TUO ITINERARIO IN ISLANDA FAI DA TE 

Per spostarti in Islanda, tranne nella capitale Reykjavík, avrai necessità di noleggiare un’auto (o van camperizzato). 

A questo punto sei pronto per aprire la cartina – o Google Maps – e costruire il tuo itinerario on the road in Islanda. Qui ti darò tutte le indicazioni sulle tappe ideali da fare, secondo la nostra esperienza, sia che tua abbia 10-11 giorni a disposizione, sia 14-15 giorni. In questo caso potrei avere un assaggio anche degli stupendi Fiordi Occidentali!

 

Viaggio in Islanda fai da te in 14 giorni con Fiordi occidentali

ITINERARIO ON THE ROAD IN ISLANDA SE HAI 10 GIORNI 

Perché non fare il giro in senso orario? La maggior parte delle persone lo fa in senso antiorario, ma in pieno agosto farlo nel senso di marcia meno gettonato ci ha permesso nei primi 7 giorni di viaggio, che coincidevano con la settimana di ferragosto, di trovare meno caos in giro al Nord e di arrivare nella parte Sud quando molti gruppi organizzati stavano ormai rimpatriando. 

L’itinerario che ti consiglio in realtà è di 11 giorni, l’undicesimo è il giorno del rientro. Se puoi ti consiglio di stare 11 giorni così potrai fermarti 3 notti nella zona di Akureyi-Myvtan e vedere le tantissime attrazioni e meraviglie presenti, compreso un tour di whale watching da Husavik. Se hai 10 giorni contati, puoi ridurre a 2 le notti in questa zona e recuperare così un giorno.

E se invece hai un giorno in più? Dedicalo alla capitale Reykjavík che è una città molto godibile e se sei con bambini offre tante attività adatte anche a loro.

Detto ciò iniziamo, sei pronto?!

GIORNO 1 ITALIA – KEFLAVIK/REYKJAVÍK

Molti voli dall’Italia arrivano verso sera, se non a notte inoltrata.

Quindi, a seconda dell’orario, scegli un pernottamento intorno all’aeroporto, oppure noi in 30 minuti circa siamo arrivati al 201 Hotel, in località Kópavogur, ottimo pit stop per rapporto qualità/prezzo, prima di proseguire in direzione Nord Ovest. 

A chi, invece, si volesse dirigere ad Est, consiglio di dormire nella zona dell’aeroporto, a Keflavik. Qui vi consiglio l’ottimo Nupan Deluxe: prenota con larghissimo anticipo perché si esaurisce in fretta!

Ricordati di scegliere una tariffa cancellabile gratuitamente: le trovi ad esempio su Booking!

GIORNO 2  REYKJAVÍK – GRUNDARFJORDUR

In poco tempo percorriamo la costa Sud occidentale dell’Islanda, facendo la nostra prima spesa al supermercato nella cittadina di Borgarnes.

Dopo un lungo percorso senza neanche un bar o un distributore, arriviamo finalmente ad un locale, il Rjuk Andi – all’incrocio delle due principali strade della penisola di Snaeffelnes – e mangiamo la nostra prima zuppa di pesce islandese.

Prima di deviare per l’interno, se ne avete il tempo, vi consiglio una tappa sulla spiaggia di Ytri Tunga, dove è facile (ma non garantito) riuscire ad avvistare le foche!

In circa 15-20 minuti ritornate all’incrocio in cui vi ho suggerito la pausa per il pranzo, e prendete la deviazione che taglia la parte interna della penisola, per arrivare poi sulla sua costa settentrionale. Si attraversano paesaggi bellissimi, fate assolutamente una tappa nei pressi di Selvalkafoss (dove c’è uno spiazzo con parcheggio).

Arrivati a Grundarfjordur la prima sorpresa è la nostra sistemazione presso Stöð Guesthouse and apartments.

Seduta sul mio letto potevo ammirare l’iconico monte Kirkjufell…non parliamo della vista aprendo la finestra! Vi consiglio questo alloggio con cucina in condivisione – ma bagno in camera – per tramonti indimenticabili!

tramonto monte Kirkjufell

Andiamo prima a scattare le foto di rito del monte presso le Kirkjufell falls e poi ci aspetterà l’escursione per avvistare i puffin.

Puoi ammirare questa che è la parte Occidentale d’Islanda anche nel nostro video sul canale YouTube!

A proposito di puffin, se viaggi ad agosto inoltrato e ci tieni tantissimo a vedere i puffin, tieni presente che questi simpatici animali verso metà agosto lasciano l’Islanda. Quindi, se vuoi essere certo di vederli fiondati subito verso Heimaey nelle isole Vestmannaeyjar, e poi tenta l’avvistamento anche a Borgurfjordur Estri, dove pare partano un po’ dopo rispetto ad altre colonie. In questo caso avrai scelto di fare il giro in direzione Est.

Se sceglierai di dirigerti verso Ovest, invece, potrai tentare di vederli nella penisola di Snaeffelnes. Noi, ad esempio, abbiamo fatto un tour in barca il 14 agosto da Grundarfjordur con Laki Tours.

I puffin li abbiamo visti, ma erano ormai pochi. C’erano poi molti esemplari di altre specie in quello che è un isolotto protetto a pochi km della costa.  

Un altro tour che mi ispirava molto è il Viking Sushi Adventure VoyageVi consiglio di darci un’occhiata.

Usciamo dal porto con questo peschereccio di legno, che ci porta ad un isolotto, formato da colonne di basalto, amato dagli uccelli di ogni specie e riserva naturale.

Non so se mi ha colpito di più l’avvistamento dei pochi puffin ancora presenti o la navigazione in queste placide acque al largo del monte Kirkjufell. La visuale meno nota di questa montagna mi ha conquistato.

GIORNO 3 GRUNDARFJORDUR – HVAMMSTANGI

Da Grundarfjordur finiamo il giro dell’affascinante  Penisola di Snaeffelnes spingendoci ancora a Ovest. 

Superato il monte Kirkjuefell, esploriamo ancora alcuni luoghi meravigliosi lungo la costa, come la spiaggia di Djupalon.

Poi passiamo all’interno, percorrendo l’agevole e panoramica strada sterrata che porta ai piedi del ghiacciaio Snæfellsjökull. Non saliamo lungo il ghiacciaio, ma ci fermiamo appena dove inizia la neve che i bimbi sognavano di toccare…e non ci neghiamo qualche palla di neve!

ghiacciaio Snæfellsjökull Penisola di Snaefflelnes viaggio in islanda 14 giorni

A questo punto dalla Penisola di Snaeffelnes si ritorna sulla Ring Road e si viaggia verso Est. La nostra tappa per la notte sarà  Hvammstangi, che scopriamo essere anche chiamata “la città delle foche”.

Pernottiamo al Hvammstangi Hostel, nuovo e pulitissimo, ci adattiamo bene anche al bagno in comune e alle due piccole camere doppie separate che ci vengono assegnate, unica sistemazione libera trovata in zona.

Ceniamo utilizzando la cucina condivisa dell’ostello, dove familiarizziamo anche con un gruppo di italiani che è qui con Avventure nel mondo. Ricordate anche qui di prenotare molto in anticipo e con tariffa cancellabile. Ecco qui il link di Booking dove poterlo fare!

Vi consigliamo un giro al Museo della Foca, noi purtroppo lo abbiamo trovato chiuso, e un salto all’adiacente Info Point, dove vi daranno le notizie degli ultimi avvistamenti di foche e degli spot migliori per localizzarle. Grazie a questi suggerimenti, noi siamo riusciti ad avvistarle!

La prima meta consigliata è Hvitserkur, scogliera a strapiombo sulla spiaggia, vale la visita per il faraglione con arco nel mezzo che spicca nel mare, qui però niente foche.

Nella seconda località di avvistamento suggerita, dopo una suggestiva passeggiata, raggiungiamo il punto di avvistamento sulla spiaggia di Illugastadir, che ci regalerà il primo incontro con le foche che nuotano in libertà: un’emozione unica per chi come noi le aveva viste solo in Acquario!

Le foto non rendono l’idea, perchè ho fatto soprattutto video per immortalare quel momento. Trovi le riprese delle foche nei mio Reel con tutte le dritte per avvistare gli animali in Islanda!

GIORNO 4 HVAMMSTANGI – MYVATN

Dopo questa indimenticabile esperienza, il mattino dopo siamo belli carichi per dirigerci a vedere altre meraviglie, nonostante il meteo sia grigio e piovoso, prima di concederci la prima notte in glamping della nostra vita, presso il Camp Boutique – Original North ad Aðaldalur, tra Myvtan e Holmavik.

Inizieremo la giornata con la prima vera “Cascata “ del viaggio. Goðafoss, la cascata degli dei. Si narra, infatti, che intorno all’anno 1.000 il Lögsögumaður, cioè il saggio e massima carica tra la popolazione, nel momento cruciale di scegliere se aderire al paganesimo o passare alla fede Cristiana, scelse quest’ultima gettando tutte le statue dei precedenti idoli in questa cascata.

Vi consiglio di vederla da entrambe le sponde, ciascuna raggiungibile con l’auto a poca distanza tra loro. La prima offre una visuale più ampia e panoramica, la seconda un punto di vista ravvicinato molto d’impatto.

Si apre uno scorcio e nel pomeriggio andiamo subito ai Myvatn Natural baths. Qui persino la puzza di zolfo è suggestiva. Per fortuna abbiamo prenotato e non facciamo coda: la piscina però è piuttosto affollata. Il contrasto dell’acqua candida con la sabbia vulcanica nera è impressionante. Ci sono vasche tiepide, la più grande bella calda e dotata di acqua bar, una vasca bollente e anche un bagno di vapore. 

Costo 11.800 ISK per tutta la famiglia (i bambini sotto i 12 anni entrano gratis). Non cara come la Blu Lagoon, ma in questo post vi consiglio altre piscine decisamente più low cost!

Potete prenotare direttamente sul loro sito o su Civitatis.

Viaggio in Islanda fai da te 10_15 giorni Cascata Godafoss

Dopo il bagno ci concediamo una cena incredibile presso il Farm-restaurant “Vogafjos”, del resto è il nostro anniversario di matrimonio! 

La carne e tutti gli altri ingredienti, birra compresa erano incredibili qui! Quello di Vogafjos è stato l’hamburger migliore di tutta la vacanza. Ciò perché questa è prima di tutto una fattoria, e da una sala del ristorante c’è una parete vetrata dalla quale ammirare mucche e altri animali nella farm. I bambini dopo cena sono stati ad accarezzare mucche e pecore con i relativi cuccioli e non se ne volevano più andare!

Vi consiglio la prenotazione perché è un locale molto gettonato.

QUANTO E DOVE PERNOTTARE NELLA ZONA DEL MYVTAN

A proposito di prenotazioni vi dò un consiglio: la zona di Myvtan è molto bella e offre tantissimo da vedere.  Fermatevi qui almeno 2 notti, ancora meglio 3.

D’altro canto, però, ci sono pochi hotel e pochissimi con prezzi abbordabili. La sistemazione qui va prenotata assolutamente per tempo.

Noi abbiamo prenotato una notte in Glamping, perché volevamo assolutamente fare questa esperienza, e poi due notti in zona Akureyri perché non c’era più disponibilità in zona Myvtan, se non a prezzi esorbitanti. Akureyri dista 78 km da Myvtan. Comodo per il whale whatching a Husavik, ma un po’ meno per Myvtan.

Potete provare a cercare posto al Laxa hotel, più vicino a Myvtan.

GIORNI 5-6 MYVATN – AKUREYRI

Con l’intento di risparmiare qualcosina abbiamo optato per affittare una porzione di casa per due notti, l’abbiamo trovata tramite Airbnb e devo dire che il nostro alloggio era molto pratico e carino, sistemazione ideale per famiglie, in cui i bimbi avevano la loro cameretta e noi la nostra. Avevamo anche cucinino con tavola da pranzo e giardino esterno. Il nostro alloggio si chiamava Þórsmörk Farm e si trovava a soli 12 minuti da Akureyri, principale città del Nord Islanda e la seconda per abitanti di tutta l’isola.

ISLANDA: COSA VEDERE ASSOLUTAMENTE NELLA ZONA DEL MYVATN

Ci fermiamo due notti qui, usandola come base per esplorare il Nord Islanda. Dapprima ci concentriamo sulla zona di Myvatn dove ci sono diversi spot imperdibili. Devo dire che seguire la mia fidata Loenly Planet non mi è bastato in questa zona, per capire cosa effettivamente non potevo perdermi mi hanno aiutato anche blog e Instagram: e meno male! Altrimenti mi sarei persa posti top. Ma non vi preoccupate, qui trovate un’utile sintesi.

Per prima cosa andate ad esplorare il cratere di Hverfjall, un buon punto di partenza per farsi un’idea di tutta la zona, grazie all’incredibile vista dall’alto…e poi non capita tutti i giorni di camminare sulla sommità di un cratere!

Volendo, potete fare l’intero giro della bocca del cratere. Seguite le indicazioni per Hverfjall fino al parcheggio, qui ci sono anche dei bagni, poi imboccate la salita di mezz’oretta scarsa fino alla sommità del cratere. E qui preparatevi a tante belle foto e al giro emozionante della sua circonferenza. Oppure come noi coi bimbi potete fare solo un pezzetto del giro e poi tornare indietro.

Una volta rimontati in auto, siamo andati a fare un giro per ammirare i pinnacoli e le formazioni rocciose del parco di lava di Dimmuborgir. Qui vi segnalo anche una tavola calda con un valido buffet di zuppe (per usufruirne però ricordatevi di accaparrarvi un tavolo!). Volendo, vengono organizzate anche delle visite guidate gratuite in estate: chiedete informazioni al Caffè.

Giungendo a Myvatn da Nord lungo la Ring Road, ricordatevi di ammirare il panorama dal finestrino: capirete subito di essere arrivati in una zona vulcanica per la presenza di pseudo crateri e bolle sotto il terreno un po’ ovunque. Si formarono quando la lava fluita nelle acque del lago Myvatn innescò una serie di esplosioni gassose. Quando l’acqua intrappolata sottoterra raggiunse l’ebollizione, la crosta di lava scoppiò in più punti, formando piccoli crateri e coni.

Dai Myvatn Nature Baths (altra esperienza che vi consiglio) vi imbatterete presto in un altro luogo incredibile, procedendo verso Sud lungo la Ring Road.

Hverir: sembra di essere su Marte qui, immersi tra miasmi ribollenti, fumarole, zolfatare e sorgenti calde. Non allontanatevi dal percorso segnalato perché il sottosuolo (e il relativo terreno) possono arrivare a temperature in grado di sciogliervi le suole delle scarpe…!

A pochi km da Hverir troverete la deviazione per Krafla, un altro luogo che vi consiglio di non perdere.

Qui troverete un incredibile doccia calda – di origine geotermale – sul ciglio della strada, passerete attraverso una centrale geotermica – riconoscibile anche dal forte odore di zolfo che sentirete. Poi salite fino al cratere di Viti, particolare per la presenza dell’acqua blu che forma un piccolo lago.

Se siete senza bimbi al seguito, sicuramente merita anche l’escursione al vulcano Askja. La visita dev’essere fatta necessariamente accompagnati da una guida e calcolate che vi impegnerà un’intera giornata, c’è anche la possibilità di fare un bagno nelle calde acque termali del cratere Viti, omonimo di quello di Krafla che invece non è balneabile.

Se volete essere sicuri di trovare posto potete prenotarla già dall’Italia a questo link.

Il giorno seguente ci doveva essere la nostra escursione per avvistare le balene con partenza da Husavik, ma causa maltempo del giorno prima viene annullata: il mare è ancora troppo mosso! Non ci diamo per vinti e spostiamo l’escursione al mattino successivo, con partenza da Hjalteyri perché più vicina a dove pernottiamo. Decidiamo a questo punto di anticipare la visita alla mitica cascata Dettifoss a oggi, perché l’indomani perdendo la mattinata sappiamo che non ne avremo più il tempo, saremo infatti già in viaggio verso la parte Est dell’Islanda.

Ma veniamo a Dettifoss, pare sia la cascata più possente d’Europa, e per giunta si trova incastonata in un canyon ultra panoramico: il canyon di Asbyrgi, all’interno del parco nazionale di Jökulsárgljúfur.

Devi valutare bene prima quale versante visitare, quello Est o quello Ovest, perché le due strade non sono comunicanti.

La strada 862 a Ovest è asfaltata ed è quella più gettonata, mentre la 864 per il lato Est non è asfaltata – anche se agevolmente percorribile. Da  quello che leggiamo nei vari forum di viaggiatori, il versante orientale offre il punto di vista più ravvicinato alla cascata. Inoltre, non essendo asfaltata la strada, qui arrivano meno pullman e di conseguenza meno gente: la decisione è presa, si va a Est!

Giungiamo agevolmente a Dettifoss, che è davvero impressionante. Poi vi consiglio  assolutamente di andare avanti per altri 2 km, fino alla suggestiva cascata di Hafragilfoss. Più che la cascata in sé, qui è incredibile l’insieme, un luogo solitario con la cascata che si butta nel canyon di Asbyrgi, che prosegue per lungo ttratto, tra spiaggette in cui l’acqua da grigia diventa blu  e poi azzurro cobalto..!

A questo punto puntiamo verso Nord, perché rientreremo al nostro alloggio con una strada diversa dall’andata, via Husavik.

Scopri questi due luoghi nel Reel che ho pubblicato sul mio canale Instagram, insieme a tutti i consigli per la visita!

L’incredibile giornata termina con l’avvistamento delle volpi artiche, di cui ignoravamo la presenza in questa parte d’Islanda! Sono giovani e quindi non sono ancora bianche, qualcuna è bruna, qualcuna marroncina più chiara e viaggiano schive in branco: che magia!

GIORNO 7 AKUREYRI – EGILSSTAÐIR

ESCURSIONI PER LE BALENE A HUSAVIK

Al di là delle nostre esigenze e tempistiche, vi consiglio sempre Husavik come punto di partenza se volete effettuare un’escursione per avvistare le balene in Islanda.  Si tratta, infatti, della capitale europea del whale watching e le percentuali di avvistamenti sono le migliori, nonché l’offerta e varietà di tour.

Inoltre, essendo in mare aperto vi consentirà di avere tempi ridotti per arrivare alle possibili zone di avvistamento. Certo, se poi le balene si fanno pregare anche qui girerete in lungo e in largo per cercarle, ma per lo meno non dovrete risalire profondi fiordi. Ovviamente anche qui ci sono giornate in cui è possibile non avvistare nulla o in cui i tour non si effettuano per via delle condizioni di mare e/o meteo. Proprio per questo vi consiglio di non fissare l’escursione l’ultimo o l’unico giorno in cui siete in zona, ma di prendervi un po’ di tempo in più se ci tenete a vedere le balene. Praticamente tutti gli operatori offrono un tour gratuito il giorno successivo, se durante l’uscita in mare non avvisterete nemmeno un delfino o una balena. Dato che sarete soggetti ai capricci del meteo e del mare, vi consiglio di prenotare in anticipo solo se viaggiate in alta stagione.

Noi eravamo lì verso ferragosto, quindi abbiamo prenotato dall’Italia. Avevo scelto il tour in barca a zero emissioni, perché mi sembrava davvero il modo migliore per andare a trovare le amiche balene senza contribuire a inquinare il loro mare e senza disturbarle con il rumore del motore. Per questi motivi consiglio anche a voi questo tour ecologico, prenotabile con Civitatis scegliendo lo storico operatore North Sailing.

Comunque il modo più efficace a detta di tutti per avvistare le balene e di forte impatto emozionale (perché si vedono più da vicino), è con lo Zodiac: una sorta di gommone. Anche questo tour è acquistabile su Civitatis.

Tenete presente, però, che i tour in Zodiac sono ben più cari, e non sono effettuabili con bambini al di sotto dei 7 anni.

 

IL NOSTRO WHALE WATCHING DA HJALTERI

Partiamo in direzione Hjalteyri, speranzosi per il nostro incontro con le balene. Ci intutiamo e salpiamo, ci vorrà più di un’ora per uscire dalla parte più stretta del profondo fiordo e iniziare a metterci in piedi per cercare di avvistare le balene. A chi soffre il mal di mare consiglio di prendere delle precauzioni, gocce o qualcosa, come abbiamo fatto noi per la nostra bimba. Avanziamo parecchio a passo lento senza vedere nulla, sono passate più di due ore. Il capitano sta valutando il rientro, quando all’ultimo giro verso il largo avvistiamo una balenottera, la seguiamo per un po’. Sembra sparita quando improvvisamente compie un salto verticale ad un paio di metri dalla nostra prua: che cosa incredibile! Restiamo ancora un po’ e avvistiamo un paio di megattere in lontananza, accompagnate da tanti delfini che saltano tra le onde. E’ ora di rientrare il nostro capitano dice che è tardissimo. In effetti staremo in mare per circa 4 ore e mezza!

A noi aspetta un lungo viaggio, quindi mangiamo al volo nei pressi di Akureyri al Greifinn, che consiglio se siete con bambini perché molto family friendly. Qui per i pargoli troviamo sia menu per bambini che pennarelli e libretto per disegnare.

Partiamo in quarta verso Egilsstaðir, la nostra unica sosta principale sarà quella per l’imperdibile canyon di Studlagill. Sono già le 19.00, quindi lo ammiriamo dalla passerella panoramica, ma non percorriamo la camminata che scende al canyon.

Se volete farlo vi dò questa dritta, che a noi nessuno aveva detto…La Lonely Planet neanche parla di questo incanto.

Arrivateci dalla parte giusta per imboccare il sentiero, ovvero non la prima deviazione che si incontra venendo da Nord, ma la seconda. Se avete dei dubbi consultate la cartina o Google maps (prima di trovarvi lì però, perché la connessione in zona è pessima).

Arriviamo a Eglisstadir molto stanchi, ma soddisfatti. Pernottiamo in un ostello molto carino, il Tehúsið Hostel, dove consumiamo anche un pasto frugale.

GIORNO 8 EGILSSTAÐIR – HRAFNAVELLIR

Il mattino facciamo subito una scappata all’imperdibile villaggio di Seyðisfjörður, con la  sua via arcobaleno che porta alla Chiesa più fotografata d’Islanda. Qui giunge il tragetto dalla Danimarca, via isole Faroe. E si trovano curiose case-museo e kioski ricavati da parti di imbarcazioni!

Subito dopo partiamo alla scoperta del lago Lagarfljót e alla ricerca delle tracce del mostro del lago, ricerca che prende molto i bambini…Ci inoltreremo anche lungo un sentiero fino alla cascata di Litlanesfoss, suggestiva perché sorge tra colonne di basalto. Poco più su sorge la cascata di Hengifoss, ma la mia piccola si dichiara stremata, ci arriverà papà col drone a riprenderla!

Optiamo per una strada alternativa molto panoramica che passa dall’interno, invece che passare dalla costa. Qui ci divertiremo a farci seguire in auto dal nostro drone, riprendendo la magnifica strada percorsa.

Giunti ad Hrafnavellir, prendiamo possesso della nostra bella camera presso l’Hrafnavellir Guest House.

La location è pazzesca, sperduti nel nulla nel mezzo di una piana di origine vulcanica.

Viaggio in Islanda fai da te 10_15 giorni

Tira un vento impressionante, ma noi siamo pronti per dirigerci verso Hofn, dove abbiamo prenotato per le ore 17.30 uno dei ristoranti più famosi e quello sicuramente di cui abbiamo sentito parlare meglio di tutta Islanda, il Pakkhus Restaurant ad Hofn!

Perché così presto vi chiederete? Perché non accettano prenotazioni e volevamo saltare l’orario di punta, dalle 18 alle 20.30, in cui c’è sempre la fila qui. E mangiando capiamo il perché: è veramente tutto delizioso, piatti di pesce in primis…I nostri scampi, i miei in padella e quelli di Stefano alla griglia, sono entrambi eccezionali. C’è anche il menu per bambini.

GIORNO 9 HRAFNAVELLIR – HVOLSVÖLLUR

Giornata molto intensa, che comincia con l’incontro con la laguna di Jokularson ed i suoi iceberg. Facciamo un giro a piedi lasciandoci meravigliare da questo spettacolo sublime e malinconico. Quando un ghiacciaio si scioglie stiamo tutti perdendo qualcosa… Infatti pare che questo ghiacciaio si riduca di 200 metri ogni anno.

Optiamo per un giro di 30 minuti nella laguna su un mezzo anfibio ed ammiriamo lo spettacolo delle tonalità e dei colori unici che si formano in mezzo al ghiaccio.

Sicuramente, però, il modo più eco friendly e attraente per visitare la laguna è in kayak. Purtroppo i bimbi di 5 anni non erano ammessi per questo tipo di tour e abbiamo dovuto desistere, ma vi consiglio fortemente quest’esperienza prenotabile qui.

Tra le star di questa zona c’è anche Diamond Beach: è veramente suggestiva come la dipingono, prendetevi tanto tempo per allontanarvi un po’ di più dalla zona vicino al parcheggio e quindi più battuta. Passeggiate con calma ammirando gli iceberg tra le onde, o sulla sabbia nera, che formano un bagnasciuga più unico che raro.

Attenzione a non perdere poi la laguna di Fjallsárlón: molti la tralasciano, ma è un peccato! Qui, a differenza di Jokularson, il ghiacciaio è ben visibile, immediatamente al di sopra della laguna e c’è molta meno gente. Una passeggiata tra cotanta bellezza e silenzio vi rimetterà al mondo! Segnalo anche la presenza di un bar/sel service in cui è possibile gustare zuppe calde, panini e/o dolci.

Da questa seconda laguna partiamo in direzione del Fjadrargljufur Canyon.

Non sono una grande fan di Justin Bieber, ma gli riconosco il merito di avermi fatto scoprire questo luogo pazzesco, che la mia guida non nominava nemmeno!!
Lo ha scelto per girarci il video del suo singolo “I’ll show you”, attirando poi sul posto frotte e frotte di ragazzini (tanto che per un periodo hanno persibno dovuto chiudere il sito per riorganizzare i flussi: il rovescio della medaglia!)

Dopo la passeggiata per ammirare questo canyon incredibile con cascata da tutte le sue angolazioni, sarà la volta della spiaggia Nera di Reynisfjara, considerata una delle spiagge non tropicali più belle del mondo: sabbia scura, vulcanica, faraglioni lontano verso Ovest, ma il pezzo forte sono le colonne di basalto… per un attimo siamo ritornati con la mente al nostro viaggio in Irlanda del Nord!

La nostra ultima tappa della giornata sarà la celebre cascata Skogafoss. Impressionante, certo, ma non mi ha emozionato come altre cascate islandesi…Sarà per la doccia fatta per fotografarla da vicino (si arriva proprio sotto la cascata), sarà perché non abbiamo fatto il sentiero che offre la sua visuale dall’alto (era tardi e i bimbi si sono rifiutati di camminare ancora!)

Quale cascata islandese ti ha emozionato di più? Cosa ne pensi di Skogafoss? Scrivimi tutto nei commenti!

Arriviamo al Paradise Cave Hostel di Seljaland, dove ci gustiamo per noi 2 adulti la cena prenotata in anticipo via Whatsapp. Per i bimbi, invece, prepariamo un piatto di pasta, e poi prosciutto, nell’ area condivisa. Negli ostelli spesso abbiamo sfruttato la cucina per i bambini.

GIORNO 10 HVOLSVÖLLUR – REYKJAVÍK

La giornata si apre fotografando la cascata proprio dietro l’ostello. Poi sarà la volta delle mie cascate preferite: dapprima Seljalandsfoss, nella quale si riesce a fare il giro dietro e quindi si gode di diverse visuali molto suggestive. Proseguendo di pochi passi si arriva a Gljufrafoss, la cascata che sorge in un piccolo canyon e bisogna affrontare una prova di equilibrio sui sassi (per non infradiciarsi i piedi). Una volta arrivati dentro però la sensazione è pazzesca! Ne è valsa la pena anche se qui mi sono mezza slogata una caviglia…ma è stata pura fatalità, anche mia figlia di 9 anni è riuscita tranquillamente ad accedere alla cascata rimanendo illesa.

viaggio in Islanda fai da te in 10 giorni

Ma finalmente è arrivato un momento tanto atteso della nostra vacanza…il bagno in una pozza di acqua calda!

Grazie a Instagram avevamo scoperto l’esistenza delle Hurnalaug Hot Springs: che ci ispiravano tantissimo!

Incredibilmente compare anche il sole per propiziare il nostro bagno…

Seguiamo fedelmente Google Maps che ci porta al parcheggio di queste Hot Spring, dove c’è la proprietaria in auto che ci fa pagare l’ingresso.

Costo appena 1.000 corone ISK, che devono pagare solo gli adulti, i bimbi fino a 11 anni non pagano. Occhio che si può pagare solo in contanti, al contrario di qualsiasi altra cosa in Islanda! Sono accettati anche gli euro o i dollari, ma il cambio non è favorevole. In euro è richiesta una banconota da 10 €, mentre il cambio per 1.000 corone ora si aggira intorno ai 7 €.

Siamo in zona Circolo d’Oro, qui vi segnalo anche la Laguna Segreta nei pressi di Fludir, che è una piccola piscina termale. L’esperienza a Hurnalaug Hot Spring, però, è molto più autentica perché si tratta di una vera e propria serie di pozze di acqua calda (tre), perfettamente immerse nella natura, con vista sul panorama circostante. C’è anche un minuscolo spogliatoio per i freddolosi dove cambiarsi riparati dal vento con accesso diretto all’acqua.

A questo punto siamo ben presto nel Circolo d’Oro, pronti a non perderci nessuna delle sue tre principali attrazioni.

Numero uno:  il parco di Hafragilfoss, dove ammirare geyser e altri fenomeni geotermici. L’attrazione principale, però, è il geyser di Strokkur con il suo possente getto che “erutta” ogni 8-15 minuti circa. Sapete che il termine Geyser ha origine qui? Vedrete, infatti, Geysir, il primo geyser in assoluto, il cui nome proprio divenne il nome comune per denominare qualsiasi altro geyser sulla crosta della terra. Purtroppo ha smesso di “eruttare” da alcuni anni.

Numero due: la possente cascata di Dettifoss, che con il suo doppio salto e la sua ampia gettata è molto suggestiva. E poi qui finalmente abbiamo incontrato anche l’arcobaleno!

Viaggio in Islanda fai da te in 10 giorni cirolo doro cascata

Infine, eccoci alla terza principale attrazione della zona: il Parco nazionale di Þingvellir. Qui sorse il primo Parlamento islandese, nella piana di Þingvellir. Ma questo posto racchiude un’altra fortissima valenza simbolica: è il luogo in cui le due placche tettoniche nord americana e indoeuropea si incontrano. Infatti l’Islanda sorge sulla dorsale medio atlantica, ovvero una catena vulcanica che corre subacquea sotto mari e continenti, tranne qui in Islanda: l’unico posto al mondo dove affiora in superficie.

E’ il momento di arrivare a Reykjavík al nostro Blue House B&B, non prima di esserci procacciati degli spaghetti per la cena. Li cucineremo nella cucina condivisa di questo B&B, che si rivelerà davvero bellissimo. Direi l’alloggio più confortevole di tutta la vacanza.

Lo segnalo anche perchè strategico per chi cerca di ammirare l’aurora boreale, ma non vuole per forza fare un’escursione nell’interno dell’Islanda. Ha vicino, infatti, due posti tattici per cercare di avvistarla. Te ne parlo meglio all’interno del mio post sulle cose da fare a Reykjavik e su dove dormire nella capitale islandese. 

GIORNO 11 REYKJAVÍK – MALPENSA

Il mattino abbiamo ancora il tempo di fare un giro per lo shopping nel centro: io non resisto e devo comprare uno dei mitici maglioni di lana islandesi.

Laura setaccia i negozietti di souvenir, mentre ci godiamo la celebre via con l’arcobaleno, quella che arriva dal centro fino alla Cattedrale. Ma ancora più importante godiamo dello spettacolo di una specie di aurora solare, lo vedete che il sole forma una specie di cerchio intorno a sé? (anche se troncato perché la foto l’ho scattata prima di rendermene conto!).

E’ l’ora del ritorno? Quasi, ma prima abbiamo ancora il tempo di goderci un rilassantissimo bagno nella Blu Lagoon.

ITINERARIO ON THE ROAD IN ISLANDA SE HAI 14 GIORNI 

Cosa potrai fare in 14/15 giorni? Il meraviglioso giro della Ring Road (la strada circolare che percorre tutta questa fantastica isola), più una deviazione dalla penisola di Snaeffelnes fino ai remoti e selvaggi Fiordi Occidentali: preparati ad un viaggio on the road in Islanda incredibile!

I FIORDI OCCIDENTALI

I primi 2 giorni rimangono identici all’itinerario di cui sopra, dopo di che, seguimi nei Fiordi Occidentali: un viaggio dentro al viaggio!

Dopo questa magnifica parentesi nei Fiordi, solitari e selvaggi, ritorniamo sulla Ring Road e ci incamminiamo verso est, in direzione Hvammstangi, che scopriamo essere anche chiamata “la città delle foche”. Da questo punto in poi l’itinerario si ricongiunge con l’itinerario descritto nel Paragrafo precedente al giorno 3, con pernottamento appunto all’ Hvammstangi Hostel.

Per tua comodità ti riassumo qui sotto il riepilogo delle tappe con a fianco il numero del giorno corrispondente:

GIORNO 1 ITALIA- Keflavik/Reykjavík

GIORNO 2 Reykjavík – Grundarfjordur

GIORNO 3 Grundarfjordur – Stikkysholmur/Patreksfjördur

GIORNO 4-5 Patreksfjördur

 GIORNO 6 Norðurfjörður – Hvammstangi

GIORNO 7 Hvammstangi – Myvatn

GIORNI 8-9 Myvtan – Akureyri

GIORNO 10 Akureyri – Egilsstaðir

GIORNO 11 Egilsstaðir – Hrafnavellir

GIORNO 12 Hrafnavellir – Hvolsvöllur

GIORNO 13 Hvolsvöllur – Reykjavík

GIORNO 14 – Reykjavík 

GIORNO 15 Reykjavík – Malpensa

Come vedi con 15 giorni a disposizione, avrai un giorno intero extra da passare a Reykjavík, e la capitale islandese se lo merita!

Qui trovi anche qualche spunto in base alla giornata che abbiamo passato noi a Reykjavík con bambini.

REYKJAVÍK E LA BLU LAGOON

Amata, odiata, criticata, affollata…non avevo aspettative altissimi e invece…per me è sì!

Abbiamo trovato molta meno gente del previsto all’ora di pranzo (ovviamente avevamo prenotato prima l’ingresso), i bimbi sono gratis. E’ cara sì, ma il servizio è impeccabile e vi danno anche asciugamani, cocktail nel pool bar e crema al silicio per maschera facciale. E’ davvero immensa per cui la gente si disperde, basta spingersi un po’ più lontano per essere praticamente da soli!

Consigli per risparmiare in Islanda e alla Blue Lagoon

Ci godiamo fino all’ultimo minuto islandese qui, poi pranzo frugale sul mare nel villaggio di Grindavik. Al cafè Bryggjan ci godiamo un’ultima zuppa di pesce e una fetta di torta prima dell’attesa in aeroporto per il volo di rientro. Arriviamo in piena notte e dormiremo al Novotel di Malpensa, che offre reception h24 e stanza quadrupla.

Il rientro è sempre doloroso, ma già ho una mezza idea di tornare in inverno…prima o poi!

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12 risposte

  1. Ciao, sto programmando un viaggio per ottobre e vorrei includere i fiordi occidentali ma non riesco a capire se ad ottobre valga la pena per la percorribilità strade. Dove potrei guardare?
    Gtazie

    1. Ciao! La domanda è lecita, ti consiglio questo sito, nato in collaborazione con il governo islandese e le agenzie di noleggio auto: https://safe.is/. Se hai difficoltà con l’inglese attiva la traduzione con Google Chrome! Se poi decidi di andare una volta là ti consiglio di scaricare anche l’App Safe Travel con aggiornamenti in tempo reale su tutte le strade, fammi sapere poi cosa deciderai!

  2. Ciao complimenti per il tuo blog.
    Vorrei un consiglio per noleggio auto..siamo in difficoltà con le assicurazioni proposte non molto chiare e in ritardo!!
    Europe car permette di aggiungere assicurazione premium, ma non è ben spiegato se copre ad esempio “sassi e ghiaia” potresti darci un consiglio su come procedere? Grazie

    1. Ciao! Allora per questi dettagli specifici ti consiglio di decidere in loco facendoti spiegare bene dal referente dell’ufficio cosa include ciascun tipo di assicurazione, spesso ti offrono anche più opzioni di quelle che trovi online. Noi facciamo sempre la Casco e spesso è possibile farla solo in loco. Oltre a Europecar ti consiglio di guardare anche le agenzie nazionali islandesi perchè spesso costano meno, prova ad es. GoIceland e il sito Vipcars.com. Ti rimando anche al paragrafo “Noleggio auto” del mio post su come risparmiare in Islanda: https://www.piccoligrandiviaggiatori.com/consigli-per-risparmiare-islanda/

  3. Ciao Elisa, complimento per l’articolo, davvero bello e completo.
    Io andrò in Islanda a fine giugno. Volevo chiederti qualche info tecnica sull’escursione in barca sui fiordi per vedere i puffin (Laki Tours). Descrivi le acque come placide, ma volevo chiederti conferma sulle condizioni della navigazione. Ho sentito storie terrificanti sui tour per avvistare le balene, in quanto in mare aperto l’acqua è molto mossa e la barca balla moltissimo, gente che sta male in ogni angolo. Per una che ha il mal di mare sembra un girone dell’inferno, infatti niente balene. Qui la situazione sembra più tranquilla, ma ecco, volevo sapere cosa ne pensi.
    Grazie!

    1. Ciao Matilde! I racconti terrificanti penso dipendano dalla stagione, in estate il meteo dovrebbe essere un pò più clemente e dalla zona. Di solito le balene si avvistano a Husavik in pieno Nord e mare più aperto che nella zona del tour dei puffin dove siamo stati noi. In ogni caso il meteo e mare avverso non lo puoi prevedere e quasi sempre sospendono le escursioni, se il mare è mezzo e mezzo al limite possono andare e tu puoi valutare il da farsi…In ogni caso a mia figlia che soffre il mal di mare ho fatto mettere braccialetti e pure fatto prendere sciroppo a titolo preventivo, pur col mare calmo..e hanno funzionato!

  4. Ciao Elisa, mi chiamo Enzo e ho 72 anni.
    Sono un vecchio, oramai, viaggiatore, e a giugno vorrei fare una capatina in Islanda.
    Mi piacerebbe noleggiare un camper, ma non so se i costi sono troppo elevati.
    Altrimenti prendere a noleggio un’auto e pernottare ogni sera qua e la, dove capita, senza dover prenotare in anticipo.
    Vorrei sapere se in giugno ci sono difficolta’ nel pernottare in questo modo, e se ci sono strutture che mi permettono di fare il giro completo dell’isola, senza l’affanno di non trovare posto ogni sera.
    Quale guida/mappa stradale mi consigli per sfruttare al meglio il tuo itinerario per 2 settimane?
    Ti ringrazio fin da ora, sperando di leggerti ed eventualmente sviluppando maggiormente
    questo viaggio.

    Enzo Galardini

    1. Ciao Enzo! Non conosco i costi del noleggio camper in Islanda, ma forse conviene valutare un van camperizzato, che mi sembra il compromesso ideale tra costi e strade islandesi (spesso non asfaltate e a volte poco adatte ai camper veri e propri).
      Ecco alcuni link da cui calcolare un preventivo: https://indiecampers.it/noleggio-camper/reykjavik e https://www.gocampers.is/
      Per il resto, giugno potrebbe regalare più libertà nel prenotare gli alloggi, ma non posso garantirti che troverai sempre posto in ogni località in cui vorrai sostare (in alcune ci sono davvero pochi alloggi).
      In quanto a guide, la Lonely Planet è stata sicuramente utile, anche se non citava alcuni luoghi secondo me imperdibili. Per questo tornassi indietro, oltre che leggere i blog/siti web acquisterei questa guida molto aggiornata:
      https://valeriacastiello.com/guida-di-islanda-migliore/
      Fammi poi sapere, e grazie di avermi scritto!

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Elisa Scuto

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