TRENINO ROSSO DEL BERNINA IN ESTATE: DRITTE PER IL VIAGGIO

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Fresca fresca dal nostro viaggio sul trenino rosso del Bernina in estate, non posso che consigliarvi quest’esperienza, che vi permetterà di ammirare panorami straordinari… Qualche dritta per organizzare il viaggio, però, vi sarà utile e vi consentirà di risparmiare qualche soldino!

Se poi, anche voi state diventando dei fanatici dei viaggi in treno, magari con bambini, potreste voler leggere il nostro percorso sui treni spagnoli ad alta velocità!

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CONSIGLI PER ORGANIZZARE IL VIAGGIO

I miei consigli prioritari quando vi accingerete ad organizzare il viaggio sul trenino del Bernina in estate sono due.

  • Fermatevi più di un giorno

Prima cosa: partite da Tirano, ma fermatevi lungo il percorso, non fate il tragitto avanti e indietro in un unico giorno! Infatti calcolate che il viaggio in treno solo andata dura circa 2 ore e mezza, e altrettanto a tornare. Se vi mangiate 5 ore così, rimarrà poco tempo per ammirare uno degli scenari montani più belli al mondo, un vero spreco a mio avviso! Inoltre se siete con bambini, soprattutto piccoli, rischierete fortemente che la noia prenda il sopravvento su tutto!

Quindi vi consiglio almeno un pernottamento extra, oltre quello a Tirano, due o tre sarebbero l’ideale.

Valutate anche a seconda anche del tempo e del budget che avete a disposizione ovviamente!

  • Chi fa da sè fa per tre!

Seconda dritta: organizzate il tutto fai da te. Non vedo nessun vantaggio nell’andare con un viaggio organizzato, tranne quello di arrivare a Tirano in pullman se non avete la patente. Ma anche in quel caso le linee di Ferrovie Nord collegano Milano a Tirano in circa due ore.

Per i biglietti delle ferrovie retiche ammetto di aver utilizzato un agenzia di viaggio. Questo perchè a ferragosto avevo paura i treni fossero pieni, e così al ritorno ho potuto effettuare la prenotazione del posto. Tuttavia pensavo che l’agenzia specializzata mi vendesse direttamente i biglietti online. Invece no, vi vendono un voucher con cui dovete comunque andare in agenzia la sera prima, o la mattina stessa, per ritirare i biglietti presso la loro sede a Tirano, o albergo convenzionato se fuori orario.

A questo punto, se proprio volete pre acquistare i biglietti vi consiglio il sito della ferrovia retica. 

Comunque, con il senno di poi, il mio consiglio spassionato è di non prenotare prima i biglietti, ma di farli in stazione la mattina stessa (o al massimo il pomeriggio prima). Può avere un senso pre acquistarli solo se viaggiate in altissima stagione o se volete evitare assolutamente di restare un pò di tempo in piedi sul treno senza sedervi (cosa che  a noi successa solo per un quarto d’ora, ed era il 13 agosto).

  • Cambiate in franchi svizzeri prima di partire!

Ora vi aggiungo un terzo suggerimento. Generalmente io non mi preoccupo mai di cambiare in valuta straniera prima di partire. Di solito prelevo col bancomat appena arrivata all’estero. Immaginavo, però, di non trovare bancomat nelle piccole stazioni montane lungo il Bernina, e così è stato. Arrivando la sera prima a Tirano, ci siamo recati a Campocologno, la prima cittadina svizzera, per prelevare. Con il bancomat del circuito Maestro, però, non c’è stato verso, eppure lo abbiamo utilizzato in tutto il mondo: dagli USA, al Canada, all’Australia…

Tant’è: niente da fare. Non abbiamo voluto usare la carta di credito perchè non conoscevamo la commissione applicataci. Quindi abbiamo proseguito per Brusio, la località del famosissimo viadotto. Qui abbiamo trovato una banca con sportello aperto e abbiamo cambiato un pò di contanti ad un tasso abbastanza onesto.

Con il senno di poi avrei cambiato anche di più. Infatti per tutte le spese minute: bar, ristoranti, funivie e carrozze, tutti gli esercenti accettano gli euro ma applicano il cambio 1 a 1, per noi italiani molto sconveniente! Solo pochi accettano la carta di credito, generalmente se sono anche alberghi. Tutti gli hotel, infatti, siamo riusciti a pagarli con carta.

In alternativa, valutate anche di andare presso la vostra banca di fiducia prima di partire e prenotare dei franchi svizzeri. Molte banche dovrebbero fare questo tipo di servizio con una piccola commissione (meglio comunque chiedere preventivamente!).

TRENO REGIONALE O BERNINA EXPRESS?

Dovete sapere che ci sono due tipi di treni che percorrono la stessa identica tratta. Il treno regionale o quello che assomiglia ai nostri treni veloci, il così detto Bernina Express (BEX). Noi abbiamo effettuato le tappe di andata in regionale ed il ritorno con il BEX. Quest’ultimo effettua alcune fermate in meno, ma il tempo di percorrenza è praticamente lo stesso.

Il Bernina Express offre carrozze panoramiche, ovvero i finestrini sono molto più ampi, MA con l’immenso svantaggio per cui non si possono abbassare. Se volete fare foto o video decenti questo è molto penalizzante! Inoltre, noi abbiamo patito anche un pò di caldo nel viaggio, evidentemente non operava l’aria condizionata.

In breve, dopo aver provato regionale all’andata e BEX al ritorno, scegliamo il regionale tutta la vita!

Qui non si possono prenotare i posti, ma come vi dicevo, la cosa per noi non ha rappresentato un problema.

UNESCO PASS

Sappiate che per chi resta più giorni lungo il Bernina esiste anche questo pass, che vi consente di girare lungo la tratta per due giorni, anche di tornare indietro per una fermata e poi riproseguire verso St.Moritz. Mentre i biglietti regionali open, come era il nostro, vi consentono di andare sempre e solo in avanti in un’unica direzione, senza mai tornare indietro.

Noi alla fine non abbiamo preso l’Unesco Pass perchè scegliendo i biglietti normali spendevamo qualche euro in meno. Può valerne la pena se volete maggiore flessibilità e per la guida al trenino rosso in omaggio (controllate che sia sempre così quando prenotate voi!).

BIGLIETTI PER BAMBINI SUL TRENINO DEL BERNINA: quali opzioni?

Se, come noi, viaggiate con bambini sappiate che fino a sei anni non compiuti viaggiano gratis in braccio ai genitori, c’è comunque l’opzione di acquistare loro il posto se preferite (ed il prezzo sarà quello della fascia 6-16 anni). I bambini dai 6 ai 16 anni hanno una tariffa scontata di circa il 40% rispetto agli adulti. Sopra tale fascia di età si paga per intero.

Se siete con bambini non dimenticate di leggere anche il mio post sulle aree gioco lungo il trenino del Bernina!

GUARDA IL VIDEO DEL NOSTRO TRAGITTO A BORDO DEL BERNINA

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ITINERARIO DEL TRENINO DEL BERNINA 

LOCALITA’ DI PARTENZA: Tirano

Dunque, tanto per cominciare se vivete al di fuori della Lombardia vorrete prevedere una tappa iniziale a Tirano.

In questo modo potrete prendere uno dei primi treni il mattino dopo e sfruttare a pieno la giornata. Inoltre, noi abbiamo trovato Tirano una cittadina davvero gradevole e ideale per una visita di una mezza giornata: vanta un centro storico con chiese e palazzi importanti e delle vie ricche di locali e negozi. Sia per il pernottamento che per la cena abbiamo riscontrato un ottimo rapporto qualità prezzo.

Dove dormire a Tirano

Noi abbiamo alloggiato al B&B Ca Tunin, piuttosto essenziale, ma con tutto quello di cui avevamo bisogno: colazione, posizione in centro, possibilità di parcheggiare in zona a pagamento di giorno, gratis la sera.
Budget pernottamento: sotto i 100 euro con colazione per 2 adulti, una bimba di 5 anni e un bimbo di un anno.

Anche il cibo a Tirano e in tutta la Valtellina è stata una piacevole scoperta, ma ve ne parlerò in un post a parte!

PRIMO GIORNO SUL BERNINA: Tirano – Morteratsch

Il primo giorno in treno abbiamo percorso la tratta Tirano – Morteratsch, scendendo in alcuni punti durante il percorso. In questo post vi elenco le fermate imperdibili lungo il percorso del Bernina. Ora, invece, vi parlo di Morteratsch e di perchè sia una sosta interessante.

Si tratta di una piccola stazione con poco più di  un albergo, un parco giochi, un caseificio e un campeggio. Poco più, se non prendiamo in considerazione lo splendido ghiacciaio che ha di fronte e la meravigliosa natura in cui è immerso tutto il luogo.

Una sosta qui vi permetterà di fare un’ottima mangiata al ristorante dell’hotel Morteratsch oppure al caseificio appena dietro all’albergo, quest’ultimo più a buon mercato e specializzato in fonduta e taglieri di affettati. Ma l’attività da non perdere è la camminata fino ai piedi del ghiacciaio Morterasch. Una passeggiata di circa 50 minuti ad andare, con i bambini anche 1 ora e 20 minuti e poco meno a scendere, che sale dai 1860 ai 2015 metri. 

La maestosità del ghiacciaio, una volta arrivati ai suoi piedi, è grande: si tratta del terzo più grande ghiacciaio delle Alpi orientali ed il primo per massa volumetrica: potrebbe inglobare al suo interno l’intera Torre Eiffel!

Dove dormire a Morteratsch

Noi abbiamo pernottato nella dependance dell’hotel Morteratsch: avevamo una camera con bagno e lettino per neonato, Laura ha dormito nel letto con noi.
Budget pernottamento: circa 150 euro con colazione per 2 adulti, una bimba di 5 anni e un bimbo di un anno. Sicuramente optando per stanze senza bagno in camera o per il campeggio non troppo distante, potrete spuntare prezzi inferiori. La pulizia di bagni e parti comuni nelle strutture svizzere è sempre impeccabile.

SECONDO E TERZO GIORNO: da Morteratsch a Pontresina 

Il secondo giorno ci siamo spinti solo da Morteratsch a Pontresina perchè l’escursione al ghiacciaio l’abbiamo compiuta il mattino di quello stesso giorno. Col senno di poi, forse cercherei di anticipare l’escursione al giorno precedente o comunque completare la tratta Morteratsch – St.Moritz il terzo giorno fermandosi poi Pontresina sulla via del ritorno. In questo modo eviterete di passare molto tempo sul treno il quarto giorno come noi: da Pontresina a St.Mortiz e, dopo una pausa per il pranzo, da St. Moritz una tirata unica fino a Tirano.

In ogni caso, che sia all’andata o che sia al ritorno, non perdetevi una sosta a Pontresina, gradevolissimo paese, ma soprattutto nella Val Roseg

La Val Roseg si estende dai piedi di Pontresina lungo il fiume Ova da Roseg per condurre fino alle cime più alte del cantone dei Grigioni e ai due ghiacciai di Roseg e Tschierva. Io non trovo altre parole per definirla se non “paradiso”.

Un paradiso preservato dal traffico delle auto, solo pochissimi mezzi autorizzati possono transitare. Tutto il resto sono sentieri per escursionisti e mountain bike, e una stradina per carrozze trainate da cavalli. Questa seconda alternativa per una bimba di 5 anni ci è sembrata un sogno.

E così abbiamo prenotato il nostro viaggio in carrozza dall’Italia per 50 franchi svizzeri in tre persone, il bimbo di un anno non pagava nulla. Vi potrà sembrare tanto, ma tenete conto che il tragitto dura ben un’ora e la strada è una gioia per gli occhi, con la vista sulle montagne ed il ghiacciaio che compaiono piano piano…cercate solo di sedervi sul lato del senso di marcia in carrozza!

Dove dormire a Pontresina

Per completare il nostro sogno idilliaco abbiamo prenotato una notte, anche perchè di più era davvero fuori budget, all’hotel Roseg-Gletscher. Davvero un tipico chalet di montagna in stile alpino, collocato alle porte del Paradiso, un po’ caro, ma uno di quei luoghi che non toglierai più dal tuo cuore!

Budget pernottamento: circa 200 euro con colazione per 2 adulti, una bimba di 5 anni e un bimbo di un anno. Anche qui avevamo il lettino per il bimbo piccolo e Laura ha dormito con noi, in questo modo abbiamo risparmiato quasi 40 euro di supplemento terzo letto. Sicuramente optando per stanze senza bagno in camera potrete risparmiare ancora qualcosa.

SULLA VIA DEL RITORNO: relax a Bormio

Infine, tornando indietro noi abbiamo dovuto prevedere un’altra sosta perchè siamo arrivati a Tirano alle 17.30 e abitando in Liguria ci aspettavano altre 5 ore di viaggio. Abbiamo optato per scoprire un altro piccolo pezzo di Valtellina e ci siamo diretti appena sopra Bormio, nella soleggiata frazione di Oga.

Dove dormire a Bormio

Abbiamo optato per due notti presso il Residence Mirage, una soluzione molto valida sopra Bormio a Oga, in posizione panoramica a 10 minuti di auto da Bormio. Offre anche prima colazione e ha un ristorante pizzeria al piano terra. Se siete con bambini, poi, è il top perchè ha giochini esterni e sala giochi!

Budget pernottamento: circa 115 euro con colazione per 2 adulti, una bimba di 5 anni e un bimbo di un anno, alloggiando in appartamento con cucina attrezzata, terzo letto e lettino da viaggio inclusi.

In questo modo abbiamo avuto due giorni per smaltire un pò d stanchezza per un viaggio itinerante con bambini, comprese escursioni in salita con bimbo in passeggino e l’altra bimba in spalla, grazie alle piacevolissime Terme di Bormio, che si sono rivelate terme davvero family friendly con la lori ricca offerta di vasche e giochi per bimbi

Eccoci al termine del post,ricordatevi di non perdere il racconto delle fermate da non perdere assolutamente lungo il Bernina…Per il resto vi saluto e vi auguro buon viaggio!

Se invece avete già compiuto questa magnifica tratta in che stagione lo hai fatto? Aspetto le vostre impressioni e consigli nei commenti!!!

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23 risposte

  1. Ci siamo stati alcuni anni fa ad agosto. Mi ricordo che mi sono commossa alla vista del ghiacciaio: è una scena spettacolare! Nonostante fosse agosto, faceva un freddo micidiale! E’ un bel consiglio quello di fermarsi qualche giorno più e la passeggiata fino al ghiacciaio dev’essere davvero bella!

  2. Adoro la Svizzera e adoro i viaggi in treno e infatti questo viaggio lo sogno da un po’. Da casa mia in Piemonte non è troppo complicato, se non per il fatto che credo di dover prevedere due notti fuori per non dover fare tutto di corsa. Anche perché vorrei godermi le fermate senza l’ansia di dover rientrare in giornata.
    Grazie per i consigli, mi segno tutto e in caso ti chiedo!

  3. Quanto mi manca fare un bel viaggio in treno!! È una delle cose più mi manca non vivendo in Italia o in luoghi dove il treno è un mezzo utilizzato!! Bel post, mi sono segnata tutte le cose più curiose che non sapevo ovviamente!!

  4. Il Trenino del Bernina è diventato famosissimo, questo perché lo avete provato tutti tranne che me, ecco! Sigh!
    I panorami sono incredibili e trovo sia un’esperienza da fare assolutamente nella vita, sia in inverno che in estate perché il panorama cambia letteralmente *-*

  5. È da un po’ che sto pensando di prendere il Trenino del Bernina, e questo tuo post è davvero illuminante. Pensa, io credevo di dover fare un viaggio unico, e invece il biglietto consente di fermarsi dove si preferisce! Interessante! Arrivando da Brescia, forse eviterei la notte a Tirano prima di partire, ma per il resto le fermate da te consigliate sembrano ottime. Non avevo nemmeno pensato ai franchi svizzeri, che tonta ? Grazie mille per tutte le dritte, avete fatto davvero un bel viaggetto!

    1. Cara Jessica, da Brescia sei davvero vicina e in effetti non fermandoti a Tirano risparmi una notte che puoi “investire” altrove…devi davvero approfittare di questo viaggio che con i suoi panorami ti trasporta quasi in un mondo incantato!! 😉

  6. Panorami incredibili. È da molto che penso a questa esperienza anche per la passione che ho per i treni. Prima o poi riuscirò a realizzare questo sogno ?

  7. Accidenti, ci sono troppi luoghi da visitare! Grazie per le dritte, il trenino del Bernina è nella lista delle esperienze che non mi dispiacerebbe provare ^^ Adesso però aspetto il post sulle fermate!

    1. Sì, in effetti uno pensa di andare e tornare in giornata, ma secondo me è molto riduttivo! Soprattutto in estate, viste le mille attività che si possono fare…Nel frattempo ti comunico che è appena uscito il post in questione 😉 😉

  8. È già da un po’ che mi piacerebbe fare questo viaggio. Continuo a essere indecisa se sarebbe meglio vedere questi paesaggi con i colori estivi o con il bianco dell’inverno.

    1. Me lo sono chiesto anche io, sai?! L’ideale è rivivere l’esperienza in entrambe le stagioni, secondo me! Se si hanno a disposizione almeno 3-4 giorni, comunque, l’estate permette di poter vivere a pieno queste montagne, con le mille opportunità che offrono!

  9. Ho letto diversi articoli riguardanti il trenino ma proponevano i giri in periodi invernali. Mi piace questa tua proposta estiva ed è anche ricca d’informazioni preziose. Per esempio i prezzi, che raramente vengono scritti. Grazie mille.

  10. Questo articolo è davvero super utile e dettagliato, e ti ringrazio davvero! Sto infatti cercando di organizzare anche io una bella avventura con il mitico trenino rosso del Bernina, e mi salvo tutti i tuoi consigli! Spero di riuscire a farcela a breve! Sembra proprio una bella esperienza!

  11. eravamo giusto ieri in quelle zone per una breve gita a Livigno. Sono stata sul trenino dal Bernina da bambina ma non mi ricordo molto e mi piacerebbe rivivere quell’esperienza. Ti ringrazio per i suggerimenti che hai scritto nell’articolo, mi saranno sicuramente utili in futuro.

  12. Favoloso!
    Ti ringrazio perché è da un po’ che cerco informazioni sul trenino del Bernina, ma senza esserne soddisfatta.
    Al contrario, tu hai risposto a tutte le mie domande 🙂
    Devo segnarmi tutto perchè spero di andarci entro la fine dell’anno!

    1. Grazie, per me è davvero un bel complimento perchè so che ce ne sono davvero tanti in giro di post che parlano del trenino! 😉 Ti dirò, anche che bollono in pentola altri post con tagli diversi, sia per le fermate alle quali scendere assolutamente, sia su altri dettagli!

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Elisa Scuto

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